Cinema: 10 autori pentiti di aver ucciso un personaggio [CLASSIFICA]

Alcuni scrittori hanno ammesso di essersi pentiti di aver ucciso certi personaggi iconici. Spesso il pubblico ha influenzato la loro scelta.

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6. Eric Kripke – Lamplighter in The Boys

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Nel cruento mondo di “The Boys“, molte morti sono scioccanti e tragiche, ma quella di Lamplighter (Shawn Ashmore) ha lasciato un vuoto non indifferente. Lamplighter, ex membro dei “Seven”, si suicida dandosi fuoco, in una scena che riflette il tormento e la colpa per i suoi crimini passati. Eric Kripke, lo showrunner, ha successivamente espresso rimorso per aver ucciso il personaggio. In un’intervista, Kripke ha ammesso che la performance di Shawn Ashmore era così sfumata e convincente che, col senno di poi, avrebbe preferito mantenere il personaggio in vita. Lamplighter avrebbe potuto offrire più sfaccettature alla storia, invece di essere eliminato così presto.

5. John Carpenter – Kathy in Distretto 13: Le Brigate della Morte

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John Carpenter, noto per i suoi film cult, si è pentito della violenza esplicita presente in “Distretto 13: Le Brigate della Morte”, in particolare della morte di Kathy, una bambina uccisa brutalmente durante una sparatoria. La scena, cruda e scioccante, portò quasi alla classificazione X del film, rendendolo inaccessibile a una vasta fascia di pubblico.

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Nel 2008, Carpenter ha confessato a Review Graveyard di aver esagerato con la scena. “Non credo che la rifarei, ma ero giovane e stupido,” ha dichiarato il regista. La morte violenta di una bambina fu considerata eccessiva, anche per un film d’azione, e Carpenter ammise che oggi avrebbe gestito quella scena in modo diverso, con meno violenza esplicita.

4. Steven S. DeKnight – Mako Mori in Pacific Rim: La Rivolta

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Mako Mori, interpretata da Rinko Kikuchi, era uno dei personaggi più amati nel primo “Pacific Rim”. Tuttavia, in “Pacific Rim: La Rivolta“, Mako venne uccisa prematuramente, senza che la sua morte avesse un reale impatto sulla trama, servendo principalmente a spingere il personaggio maschile, Jake Pentecost, verso la sua evoluzione.

Il regista Steven S. DeKnight ha riconosciuto l’errore, ammettendo che la morte di Mako fu mal gestita. “Amavo quel personaggio… e non credo che la sua morte abbia avuto il peso che meritava,” ha dichiarato a Screen Rant. Molti fan videro la sua morte come un’occasione persa per esplorare ulteriormente un personaggio forte e indipendente che aveva conquistato il pubblico nel primo film.

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