Le 10 morti più tragiche della storia dei videogiochi [CLASSIFICA]

I videogiochi ci fanno emozionare spesso e ci fanno piangere uccidendo i nostri protagonisti preferiti. Ecco le morti che ci hanno commosso di più

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I videogiochi sono capaci di farci emozionare. Ci calano nei panni di protagonisti sempre diversi e ci permettono di catapultarci in mondi fantastici che riescono a restare impressi nelle nostre menti anche anni dopo averli giocati.

Spesso però, nel corso di queste avventure, i nostri amati protagonisti vanno incontro a destini crudeli, che ci fanno disperare e commuovere. Vogliamo quindi raccogliere tutti i momenti che ci hanno fatto piangere nel corso degli anni e fare una classifica di quelle che consideriamo le morti più tragiche della storia dei videogiochi.

Inutile dire che da qui in avanti fioccheranno gli spoiler relativi a videogiochi di ieri e di oggi, quindi considerate questo come il nostro ultimo avvertimento.

10) Jackie Welles

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Cyberpunk 2077 è stato uno dei titoli più importanti dell’ultimo decennio. Molti di voi ricorderanno la trepidante attesa della data d’uscita e quel lancio disastroso che ha rischiato di macchiare per sempre la reputazione di CD Projekt Red.

Sebbene la versione Day One del gioco sia stata insufficiente sotto tutti i punti di vista, lo studio di sviluppo polacco è riuscito a redimersi e a trasformare Cyberpunk 2077 in un titolo di tutto rispetto, che entra di diritto fra i videogiochi più influenti degli ultimi anni.

Jackie Wells è il primo vero personaggio con cui interagiamo nel corso della trama. Sviluppiamo un rapporto profondo con lui e riusciamo ad assicurarci il primo lavoro importante a Night City.

La missione a Konpeki Plaza però non andrà come previsto e sebbene alla fine V riuscirà a salvarsi, il nostro amico Jackie morirà dissanguato sul sedile posteriore dell’auto che ci ha permesso di fuggire.

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Gli ultimi attimi di dialogo con Jackie sono davvero commoventi e riescono a farci emozionare nonostante il poco tempo passato insieme. Pensiamo meriti una menzione in questa lista perchè è riuscito a diventare un simbolo di Cyberpunk 2077 pur prendendo parte ad una sola missione.

9) The Boss

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Metal Gear Solid 3 è senza dubbio uno dei punti più alti della leggendaria saga ideata da Hideo Kojima e tutti gli appassionati attendono con trepidazione il remake in arrivo nel 2025.

Il videogioco è un prequel dei primi due capitoli e si ambienta negli anni ’60, all’apice della Guerra Fredda fra Stati Uniti e Russia. Il giocatore, nei panni di Snake, dovrà tentare di salvare lo scienziato russo Sokolov.

Mentre Snake sta per portare a termine la missione ci troviamo davanti The Boss, ex mentore del protagonista ed eroina di guerra americana. Lei e la sua Cobra Unit tradiscono gli USA e passano dalla parte dei russi, portando con loro Sokolov. Questo da inizio ad una seire di eventi concatenati che porta Snake ad avere il compito di trovare e uccidere The Boss.

La battaglia finale contro il nostro mentore è straziante e si chiude con Snake costretto a porre fine alla vita di The Boss in un campo di fiori bianchi che si colorano lentamente di rosso in una scena tragica e iconica.

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Le immagini del funerale alla fine del gioco sono un simbolo che resterà impresso in tutti i fan della saga e che siamo curiosi di vedere riprodotto nel remake.

8) Dominic Santiago

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Gears of War è una serie che molti di noi legano all’infanzia. È uno dei titoli che ha reso grande Xbox e ci ha regalato ore e ore di puro e semplice divertimento.

La saga sparatutto però lascia spazio anche a momenti commoventi e non si risparmia nel suo lato narrativo. I personaggi possono sembrare superficiali a prima vista ma hanno tutti una storia da raccontare.

Vogliamo soffermarci su quella di Dominic Santiago, uno dei protaganisti della serie e migliore amico di Marcus. Si tratta di un personaggio che ha dovuto affrontare moltissime difficoltà e sofferenze ma che è sempre stato un compagno leale e fedele per Marcus.

Quando i suoi compagni restano bloccati da un’orda di Locuste e tutto sembra perduto però lui decide di compiere il massimo sacrificio. All’insaputa di tutti Dom decide di salire su un veicolo abbandonato nel campo di battaglia e guidarlo a tutta velocità contro un’autocisterna.

Così facendo riesce a far esplodere l’intero gruppo di Locuste e salvare i suoi compagni, sacrificando la sua vita per la causa. Questa scena è ancora più dolorosa vista dagli occhi di Marcus, che visibilmente scosso non riesce a realizzare di aver perso il compagno di mille battaglie.