Su Netflix trovate Baby Reindeer, miniserie che racconta un assurda storia di stalking vissuta dal protagonista Donny e ispirata alla vera esperienza vissuta dal creatore e attore principale Richard Gadd a causa di una donna che nella serie è chiamata Martha (qui la nostra spiegazione del finale).
Nei mesi scorsi Fiona Harvey, la donna che si è auto identificata come la fonte d’ispirazione di Martha è venuta allo scoperto, negando ogni cosa vista nello show e intraprendendo azioni legali contro Netflix (qui i dettagli). Recentemente, dopo la cerimonia delgi Emmy nella quale Baby Reindeer e il suo creatore sono stati premiati, la donna è tornata a parlare al Daily Mail dove ha rivelato di avere paura ad uscira di casa.
Ho paura di uscire per paura di essere aggredita. Sono alcune settimane non esco dal mio appartamento. Soffro, tra le altre cose, di continui attacchi di panico, dolori al petto, ansia, incubi, depressione, nervosismo, dolori allo stomaco, perdita di appetito, paura e insonnia
Il suo avvocato, Richard Roth, ha descritto la situazione al The Mail dicendo:
Il trattamento disparato e il mondo in cui vivono sono evidenti e palesi. Richard Gadd è ora una star pluripremiata agli Emmy, solo grazie alla fittizia ‘storia vera’ di Netflix, mentre lei continua a soffrire.
A maggio, Harvey e il suo team legale hanno avviato una causa da 170 milioni di dollari contro Netflix, sostenendo che era stata diffamata “in una portata e su una scala senza precedenti”. La causa è stata intentata per inflizione intenzionale di stress emotivo, negligenza e grave negligenza. Nella sua affermazione Harvey sottolinea le disparità tra le due storie: mentre Martha è una stalker condannata due volte, che finisce per scontare la pena in carcere, nella vita reale lei non ha condanne per stalking.
Gadd aveva precedentemente affermato che la “vera” Martha gli aveva inviato più di 40.000 e-mail e 350 ore di messaggi vocali, ma Harvey aveva dichiarato a Piers Morgan, nel suo talk show Uncensored , che ciò non era vero. La dichiarazione di Gadd alle corti in California, visionata dal Mail, afferma:
Sebbene la serie Baby Reindeer sia basata sulla mia vita e su eventi realmente accaduti… non è un resoconto dettagliato degli eventi e delle emozioni che ho vissuto mentre si verificavano. È romanzata e non intende rappresentare fatti reali.
La scorsa settimana, il CEO di Netflix Ted Sarandos ha ribadito la sua convinzione che non ci siano casi da risolvere. Ha dichiarato al Times di Londra di essere “orgoglioso dello show e del modo in cui Richard ha gestito la storia”.
Nessuno aveva intenzione di usare un’etichetta [di storia vera ndr] in modo sconsiderato. Questa è la vera storia di Richard. Il fatto che tu la stia guardando in televisione dice che parti di essa sono state sicuramente romanzate e drammatizzate. Sono sorpreso che sia un dibattito continuo.