Nonostante la scomparsa dell’attore James Earl Jones, avvenuta a 93 anni, la sua iconica voce di Darth Vader nella saga di Star Wars continuerà ad esistere grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale. Nel 2022, prima di ritirarsi dal ruolo che ha definito il celebre personaggio, Jones ha firmato un contratto con Lucasfilm che permette di utilizzare tecnologie avanzate per replicare la sua voce. Questo accordo consente alla produzione di Star Wars di continuare a usare la voce del personaggio tramite un’IA creata dalla società Respeecher.
Respeecher ha sviluppato una tecnologia che permette di ricreare fedelmente la voce dell’attore attraverso l’elaborazione di registrazioni preesistenti e algoritmi di sintesi vocale. Prima di ritirarsi ufficialmente, James Earl Jones ha approvato personalmente questa tecnologia, garantendo così la prosecuzione dell’iconica voce che ha caratterizzato Darth Vader nel corso dei decenni.
L’ultima volta che Jones ha prestato personalmente la sua voce al temuto signore dei Sith è stata per “Star Wars: L’ascesa di Skywalker“, uscito nel 2019, l’ultimo capitolo della saga principale. Tuttavia, una versione generata tramite intelligenza artificiale della sua voce è stata già utilizzata nel 2022 per la serie Disney+ “Obi-Wan Kenobi”, confermando il successo della tecnologia.
L’accordo firmato da Jones rappresenta un passo avanti nell’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema, permettendo di mantenere vive voci iconiche anche dopo la morte degli attori. La tecnologia di sintesi vocale sviluppata per “Star Wars” potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle produzioni cinematografiche e televisive, aprendo nuove strade per la conservazione delle performance vocali di attori storici.