I videogiochi sono ormai entrati nellacultura di massa e si sono molto evoluti e non sono più soltanto un passatempo di nicchia come lo erano qualche decennio fa.
Oggi esistono gamers di ogni età e genere, che condividono la passione per questa incredibile forma d’intrattenimento. Questa espansione della platea, avvenuta in tempi relativamente brevi, è stata comunque sofferta per alcune categorie di videogiocatori.
Stando ad uno studio di Bryter, agenzia britannica che ogni anno analizza l’ambiente videoludico, le donne non sono ancora pienamente accettate dalla community.
Il 65% delle intervistate infatti ha dichiarato di essere state vittima di comportamenti tossici. Sembra che il 34% di esse abbia ricevuto molestie sessuali e il 12% sia stato minacciato di stupro.
Bisogna ricordare che questo numero è sensibilmente calato rispetto a quello registrato lo scorso anno ma resta il fatto che certi comportamenti vanno sempre condannati.
Non c’è spazio per atteggiamenti tossici e sessisti nel mondo del gaming, che dovrebbe accogliere tutti a prescindere dal sesso e dalle differenze culturali.