Jaime Bennington, figlio del defunto frontman dei Linkin Park, Chester Bennington, ha espresso la sua disapprovazione nei confronti della scelta della band di sostituire suo padre con Emily Armstrong, co-fondatrice del gruppo Dead Sara, come nuova cantante. La cantante ha debuttato con la band il 5 settembre, in occasione di una performance dal vivo insieme a Colin Brittain, il nuovo batterista del gruppo. La decisione è arrivata in concomitanza con l’annuncio di un nuovo album dei Linkin Park, intitolato From Zero, e di un tour di supporto.
Chester Bennington, storico leader della band, è scomparso tragicamente nel 2017, lasciando un segno indelebile nella storia del rock e nella vita di milioni di fan. Il ritorno dei Linkin Park con nuova musica è stato molto atteso, ma la scelta di una nuova frontwoman ha suscitato reazioni contrastanti, sia tra i fan che tra coloro vicini a Chester, come il figlio Jaime. Quest’ultimo, in una storia pubblicata su Instagram, ha criticato apertamente la decisione tramite il suo profilo Instagram, accusando Mike Shinoda, co-fondatore dei Linkin Park, di aver “cancellato silenziosamente la vita e l’eredità ” del padre, in particolarea settembre, che corrisponde al mese internazionale dedicato alla prevenzione del suicidio.
Le parole di Jaime sono state dure, non solo contro la scelta della band, ma anche nei confronti del passato di Emily Armstrong, sottolineando i suoi legami con la Chiesa di Scientology e il suo sostegno pubblico a Danny Masterson, attore condannato per stupro nel 2023. Bennington ha espresso la sua preoccupazione riguardo a questi aspetti, facendo eco alle critiche già sollevate da Cedric Bixler-Zavala, cantante dei Mars Volta, e sua moglie Chrissie Carnell-Bixler. Quest’ultima è stata una delle donne che ha accusato Masterson di violenza sessuale e ha anche denunciato molestie da parte di Scientology.
Jaime Bennington continua il suo messaggio sui social: “è frustrazione per come la vita e l’eredità di mio padre siano sembrate essere state cancellate in tempo reale, sia durante un’intervista della band volta a chiarire aspetti della storia e del futuro dei LINKIN PARK, sia durante il MESE INTERNAZIONALE DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO […] Questa mancanza di chiarezza e sensibilità su questi temi ha solo aumentato la confusione e il disagio riguardo alla situazione.”.