Cate Blanchett e le difficoltà di Carol sui temi LGBTQ+

Cate Blanchett ha discusso sui conflitti creativi, rischi nei film ad alto budget e le difficoltà di finanziare Carol, acclamato film del 2015.

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Durante un incontro al Toronto International Film Festival (TIFF), Cate Blanchett ha discusso le sfide incontrate nella produzione di Carol, film del 2015 diretto da Todd Haynes e basato sul romanzo The Price of Salt di Patricia Highsmith. Nonostante il successo critico e le sei nomination agli Oscar, il progetto ha affrontato notevoli difficoltà nel trovare finanziamenti, principalmente a causa dei suoi temi LGBTQ+.

Cate Blanchett ha rivelato, come riportato da Variety, che ci sono voluti cinque anni per realizzare il film, nonostante il coinvolgimento di registi e talenti di alto profilo. La trama, che esplora la relazione romantica tra una donna di mezza età (interpretata da Blanchett) e una giovane impiegata di un grande magazzino (Rooney Mara), ha incontrato resistenze nel settore cinematografico, dove tematiche LGBTQ+ venivano ancora percepite come rischiose dal punto di vista commerciale.

“C’è un malinteso secondo cui fare un film, quando viene bene, è come andare a un campo estivo. E mi è successo un paio di volte, ma quei film sono stati orribili”, ha rivelato Blanchett. “Il disaccordo educato, il disaccordo rispettoso sono fondamentali nel processo creativo. È stato un processo di cinque anni, perché nessuno voleva finanziarlo. Nessuno voleva vedere… chi avrebbe guardato un film in cui una donna, per non parlare di due donne, si innamorano? Pensiamo a quanto deve ancora cambiare l’industria in termini di equità, inclusione e produzione di film più sostenibili. Ma, sapete, abbiamo già fatto enormi progressi. Purtroppo, all’epoca, ‘Carol’ era considerato un progetto rischioso”.

L’attrice ha evidenziato come, nonostante l’evoluzione del panorama cinematografico, progetti che affrontano l’amore omosessuale e l’identità queer trovino ancora ostacoli nell’ottenere finanziamenti, soprattutto quando si tratta di produzioni ad alto budget. Tuttavia, è proprio quando un film presenta un alto rischio che è destinato a diventare un successo clamoroso: “Quando c’è un senso di rischio in quei film di punta, e lo percepisci, allora hanno una possibilità di successo”, ha detto Blanchett. “Voglio dire, ‘Barbie‘ ha funzionato, non solo per i suoi elementi, ma perché era un rischio. Qualcuno ha deciso di scommettere su quel progetto. Ecco perché ha funzionato: è stato così incredibilmente folle!”

Il successo di Carol secondo Cate Blanchett

Cate Blanchett ha sottolineato come Carol sia diventato un progetto di lunga gestazione proprio a causa di queste barriere economiche. Il film, che si colloca all’interno di un genere drammatico e romantico con una forte componente sociale, ha dimostrato come ci siano ancora sfide strutturali nel supportare storie LGBTQ+, nonostante la crescente accettazione culturale e il riconoscimento dell’importanza di queste narrazioni nel panorama cinematografico internazionale.

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