Vittoria mancata per The Brutalist al Festival del Cinema di Venezia 2024, ma il film con Adrien Brody si è aggiudicato premio alla Miglior Regia: ecco di che cosa parla
Non ha vinto ma ha comunque commosso tutti The Brutalist, il film di Brady Corbet con Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pierce che si è aggiudicato la vittoria del premio per la Miglior Regia al Festival del Cinema di Venezia 2024, una delle più importanti competizioni cinematografiche del mondo. La storia, importante e coinvolgente, è su una vicenda umana profonda ed essenziale da raccontare.
Quella di László Tóth (Brody), un architetto ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto che migra negli Stati Uniti assieme alla moglie all’inseguimento del famoso “sogno americano”. Da lì il film racconta difficoltà, incubi, sogni, gioie e frustrazioni del percorso di László nell’arco di 30 anni di vita.
Il protagonista, si trova a confronto non solo con le ferite emotive lasciate dalla guerra ma anche con un sistema che ostacola la sua carriera, nonostante il suo talento. La trama si concentra sulla sua carriera come architetto brutalista, un movimento artistico che all’epoca faceva uso di materiali grezzi per esprimere un forte senso di rinascita.
Tuttavia, il suo viaggio verso il successo si scontra con le tensioni socio-culturali dell’epoca, portando il film verso tematiche universali che riguardano la lotta per l’integrazione e la realizzazione personale in un mondo senza giustizia. Il film, rispondente al filone epico, è diviso in tre capitoli, dura oltre tre ore e copre decenni di storia, individuale ma anche collettiva, fino agli anni ’80.
Il film, scritto da Brady Corbet assieme a Mona Fastvold, è già acclamato dalla critica e vanta un 97% su Rotten Tomatoes e un 9.3/10 su Metacritic. La data di uscita italiana ancora non è fissata ma nel frattempo potete vedere un’anticipazione dal alcune immagini, qui sotto. Di certo un film da non perdere!