Concord: era davvero tutto da buttare? Come potrebbero salvarlo?

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Senza mezzi termini Concord, esclusiva Sony multiplayer, è stato il più grosso fallimento di questo 2024 e probabilmente uno dei più sonori dell’intera storia videoludica. Anche nella nostra recensione (qui il link) abbiamo trovato diverse criticità che hanno portato, con molta probabilità, alla chiusura (momentanea?) dei server e dei rimborsi. Una serie di condizioni che hanno fatto crescere l’avversione dei videogiocatori verso questo prodotto.

In questa analisi ripercorreremo quindi sicuramente le criticità e ciò che ha portato Sony a staccare la spina ma soprattutto cercheremo di capire come Concord possa essere rivalutato e salvato e quali sono i punti di forza del gioco. Perché al netto delle tante criticità e delle critiche Concord ha dei notevoli punti di forza su cui poter ripartire e dai quali poter ricostruire un futuro come free to play.

Il prezzo della critica

Probabilmente il punto più cruciale dell’intera situazione. Sony e gli sviluppatori Firewalk Studios hanno deciso di mettere in commercio il gioco a prezzo budget (solitamente i 40 euro al D1 sono destinati ai prodotti dal valore produttivo più ristretto in termini economici) andando contro a tutti gli avversari diretti per quanto riguarda gli Hero Shooter. Questa scelta è sicuramente un perno su cui riflettere.

Praticamente ogni gioco concorrente adotta la struttura free to play integrando season pass, scrigni e prodotti estetici. I giocatori ormai si sono abituati a questo tipo di monetizzazione perché lascia a essi la facoltà di scelta, dare agli sviluppatori qualche manciata di euro per la skin del proprio personaggio preferito, tentare la fortuna con le casse premio oppure scegliere di continuare a giocare con ciò che il gioco base offre, senza spendere un centesimo.

Vien da sé però che questo tipo di monetizzazione può avere le proprie criticità. Prodotti come League of Legends (che esulano dal confronto con Concord ma fungono bene da esempio) ottenevano i loro ricavi semplicemente dalla vendita diretta delle skin (prima dell’inserimento, anche da parte loro, dei season pass). In questo caso le criticità sono ridotte all’osso ma così anche i metodi di guadagno, cosa che ha portato infatti il titolo Riot a virare anche verso i season pass.

Quindi il prezzo è già un passo falso?

Potrebbe essere un passo falso vendere Concord a 40 euro, come invece avrebbe potuto essere un valore aggiunto. I season pass hanno dalla loro la forza di far scegliere il giocatore se entrare nella progressione a pagamento e poter sbloccare così più oggetti, skin e personaggi oppure lasciare perdere e continuare per la propria strada. Di contro però abbiamo ormai praticamente la certezza matematica che i nuovi personaggi inseriti tramite season pass siano inizialmente molto sbilanciati così da invogliare i giocatori a utilizzare quel dato eroe e quindi “forzarli” a cadere nella rete del season pass.

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La scelta di arginare tutto questo vendendo il gioco a prezzo budget poteva essere una sorta di contrasto a questo genere di meccanismi. Il problema, secondo noi, non è stato quindi il fatto di non mettere il gioco free to play da subito ma un errore di comunicazione da parte di Sony. Tramite un buon marketing in tal senso, che spiegava in modo intelligente, magari tramite spot o info grafiche come Sony sa fare molto bene, si sarebbe potuto identificare le criticità dei season pass e donare quindi ai videogiocatori un’alternativa.

In qualche intervista è forse uscita questa volontà ma non è sicuramente arrivata al grande pubblico. La percezione dei giocatori infatti è stato completamente opposta considerando la casa giapponese intenta solo a guadagnare e spillare soldi ai giocatori con un prodotto che ha come concorrenti praticamente solo titoli gratuiti. Da parte nostra possiamo dirci non del tutto contrari infatti alla vendita di un gioco multiplayer se questo poi non ricade nelle solite trappole spilla-soldi, cosa che Concord (per forza di cose) non ha potuto dimostrare.

I Freegunner della Galassia

Qui invece si ricade sulla componente artistica, altro punto (non del tutto) dolente dell’opera. In questo caso però troveremo, insieme alle tante criticità, anche diversi punti a favore del gioco e che possono servire a rivitalizzare il prodotto se Sony vorrà ritirarlo fuori con vesti nuove. L’idea di prendere spunto dai Guardiani della Galassia poteva essere buona, alla fin fine anche i non amanti del panorama Marvel hanno apprezzato la trilogia di Gunn e si sono avvicinati a quella squadra di simpatici eroi disadattati. Tra idea e realizzazione però a volte le cose non vanno come voluto.

Serviva sicuramente più differenziazione rispetto al materiale di ispirazione. Già dalle prime battute Concord risulta, nella parte narrativa, un prodotto un pelo derivativo. I personaggi della squadra principale sono probabilmente anche i meglio realizzati seppur non brillino per personalità. Questa base quindi poteva e potrebbe sicuramente essere buona per ritornare in futuro su Concord, magari andando a sistemare qualcosa a livello di character design.

Character desing che si perde totalmente nel resto della scelta. Le trovate “woke” infastidiscono solamente gli hater di turno che appena leggono qualcosa in tal senso devono vomitare bile e dover gridare al web la loro indignazione quindi eviteremo di entrare nel merito della questione. Il problema infatti è proprio la qualità di design. La maggior parte dei personaggi non sono minimamente memorabili e sembrano dei pastrocchi colorati che non hanno una coerenza. Tra essi ci sono anche buoni protagonisti ma sono sicuramente meno della metà dei presenti.

Il retro-futurismo di Concord

Non tutto il design è però da buttare, anzi. Metà personaggi sarebbero sicuramente da rivedere ma la base di partenza, il concept generale del gioco è sicuramente il piatto forte dell’opera (insieme al gunplay di cui parleremo in seguito). L’idea di ambientare il gioco in un ambiente retro-futuristico è sicuramente ottima e dona al gioco la personalità che i personaggi non sono riusciti a confermare. La nave, le ambientazioni e l’hub generale risultano quindi buoni e possono quindi trovare terreno fertile per un completo riadattamento del gioco.

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Anche la narrativa non è male dato che altri giochi concorrenti non riescono, per limiti finanziari e non, a inserire all’interno dello stesso gioco una trama e scenette fatte in modo superbo, almeno per il genere di riferimento. Anche questo fattore è sicuramente un punto su cui dover puntare in un eventuale futuro. Per migliorare il tutto serviranno però sia eroi degni di questo nome che villain (ancora più difficili da concepire solitamente). Ok tutti canaglie ma questo tipo di differenziazione serve per dare un’identità ai personaggi e magari puntare in modo più marcato sul character design in tal senso.

Una base solida di gunplay come fondamenta future

Parliamoci chiaramente, chi ha provato Concord sa che a livello puramente tecnico era decisamente fatto bene. Il gunplay risultava preciso e, seppur servisse un po’ di abitudine per abituarsi ai diversi movimenti dei vari personaggi, le partite in generale risultavano divertenti. Sicuramente c’era ancora lavoro da fare per quanto riguardava il bilanciamento ma di base il tutto risultava fluido e una partita tirava velocemente dietro l’altra.

La mancanza di una mossa suprema forse aiutava a non esagerare con le skill dando più risalto alla componente shooter ma potrebbe donare ulteriore profondità ai vari personaggi. Le varie skill invece ci sono sembrate da subito abbastanza interessanti e che donassero una buona differenziazione ai vari ruoli. Tutto questo è ciò che ci fa meglio sperare in una nuova veste di Concord che potrà magari costruire da queste basi una nuova identità. Perché in mezzo alle tante criticità ci sono infatti questi notevoli pregi, alcuni di essi proprio alla base del genere.

Il ritiro forzato di Sony dagli store e da ogni piattaforma, così come il rimborso generale può voler dire semplicemente due cose: chiudere per sempre il progetto lasciando nell’ombra questo sonoro fallimento oppure provare a ripercorrere una strada, sicuramente difficile e tortuosa, di rinnovo del brand, così come Epic Games ha salvato Fortnite all’inizio dopo un rovinoso ingresso nel mercato. La situazione è sicuramente complicata e a peggiorare il tutto (o forse a ridare la spinta necessaria) arriverà l’episodio dedicato a Concord da parte della serie Secret Level di Netflix. A questo punto solo il tempo ci dirà cosa ne sarà di Concord.

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