Basta Fear of Missing Out, o FOMO: la nuova tendenza è JOMO, Joy of Missing Out: allontanarsi dai social e godersi la giornata ignorando beatamente quello che avviene nel mondo
Il nuovo trend della Gen Z, neanche a dirlo in controtendenza, è JOMO: Joy of Missing Out, ossia la gioia di perdersi quel che succede di importante. Tradotto, significa smettere di tenere in mano il telefono tutto il tempo, di fare doomscrolling e di frequentare assiduamente i social media per vedere quanti like o views ha il nostro post o la nostra storia, e semplicemente godersi la giornata.
Il trend, che si sostituisce alla famigerata FOMO – Fear of Missing Out, paura di perdersi eventi, fenomeni e situazioni – avrebbe potuto essere risibile fino a qualche tempo fa ma appare più che mai come una reazione necessaria alle impreviste dinamiche sociali tossiche attivate dai social, ben evidenti a tutti specialmente negli ultimi anni.
Secondo la dottoressa Prakriti Poddar, una esperta di wellness di Seattle, il JOMO si pratica ricercando la felicità stando a casa, leggendo o cucinando o passando del tempo con la famiglia. Non solo evitando l’intensa attività social ma anche, quando “overwhelming”, rinunciando a party o eventi sociali con molte persone per dare priorità alla cura di sé stessi.
“La FOMO spesso ci spinge a prendere decisioni veloci senza dare valore a noi stessi, mentre la JOMO ci spinge a rispettarci di più cercando di non di provare a divertirci [solo] basandoci sugli standard di vita degli altri”, spiega la dottoressa. Uno studio della University of Arkansas illustra inoltre “La connessione tra l’uso dei social network, la formazione della personalità e lo sviluppo della depressione”.
Lo studio spiega che l’uso errato dei social causa difficoltà mentali in quanto porta a problemi di comparazione, che causano crescenti sentimenti negativi circa sé stessi e gli altri. “Non avere contatti diretti con le persone e guardare solo cosa postano accresce il rischio di disinformazione e incomprensione delle situazioni” spiega l’autore dello studio, Renae A. Merrill.
La JOMO, d’altra parte, incoraggia a concentrarsi su cosa realmente si desidera senza basarsi sui gusti degli altri sui social, consentendo alle persone di re-integrarsi nella propria vita al di fuori di Internet. Si tratta quindi proprio di un “digital detox”, che specie i giovanissimi stanno perseguendo con crescente interesse. E insomma, male non sembra fare: provateci.