Simbiosessualità è essere attratti “dall’energia delle persone in una relazione”
Abbiamo un nuovo orientamento sessuale: la Simbiosessualità (Symbiosexuality) deriva direttamente dal “poliamore” e identifica, secondo i ricercatori, l’attrazione che si può provare nei confronti “dell’energia, della multidimensionalità e del potere condivisi dalle persone in una relazione”.
Sally W. Johnston, professoressa di sociologia e antropologia all’Università di Seattle, ha svolto ricerche in questo senso constatando come un largo numero di partecipanti ai suoi test abbiamo riportato sensazioni di “attrazione” rispetto a una “forza terza” o una “sinergia” tra i membri di una coppia già esistente.
Ne consegue, dice la professoressa, che “Dovremmo ripensare la natura dell’attrazione umana e il desiderio in quanto esperienza tra uno e uno”. Lo studio è del 2023, si chiama The Pleasure Study, è stato pubblicato negli Archives of Sexual Behavior e ha coinvolto 373 partecipanti.
Non è tutto: secondo la studiosa esistono delle persone simbiosessuali dette “unicorni”, il cui ruolo è quello di partecipare all’attività sessuale della coppia ma senza prendere parte in alcun altro modo alla vita di relazione degli altri due. Questo tipo di relazione, aggiunge, “riceve molta attenzione negativa nelle comunità poliamorose”, segno che forse è ancora presto parlare di emancipazione di questo nuovo orientamento.
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