Il concerto di Natale de Il Volo fa discutere
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Il prossimo 31 agosto e il prossimo 1 settembre nella Valle dei Templi ad Agrigento i tre ragazzi de Il Volo si esibiranno in quello che verrà registrato per essere il prossimo Concerto di Natale e trasmesso su canale 5 il 24 dicembre prossimo. Tuttavia ciò che ha fatto storcere il naso ai più sono state le regole imposte dalla produzione al pubblico ovvero sia di attenersi a un dress code particolare e l’obbligo di applaudire nei momenti clou. Sulla pagina creata per la vendita dei biglietti possiamo infatti leggere:
Preparatevi alla sorpresa! Un vero “concerto di Natale”, ovvero i tre giovani musicisti canteranno i pezzi più famosi tra le Christmas’ song, mettendo in piedi un evento assolutamente unico. Saranno presenti le telecamere che riprenderanno il “Concerto di Natale”. Dunque, chiunque decida di comprare i biglietti per partecipare darà il proprio consenso a titolo gratuito all’utilizzo della propria immagine. È vietato scattare foto e registrare stralci del concerto e diffonderli.
Per quanto riguarda il Dress Code invece si legge:
Per il Concerto di Natale al Tempio della Concordia, è richiesto un dress code per tutti gli ospiti: preferibilmente nero o scuro, pantaloni, abiti o gonne lunghe, camicie e capispalla a manica lunga o scialli per le donne
Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, i tre ragazzi de Il Volo riceveranno un compenso di 200mila euro, a cui si andranno ad aggiungere 14mila euro per la partecipazione alla conferenza stampa e altri 6mila per per diventare testimonial della campagna promozionale di Agrigento – Capitale della cultura 2025.
Il concerto de Il Volo, per cui il pubblico pagherà un biglietto di 80 euro, ha avuto un costo complessivo di un milione e 250mila euro, un progetto su cui la Regione Sicilia ha puntato molto, considerando che è arrivata a chiudere il sito archeologico della Valle dei Templi ai turisti. Per Renato Schifani, governatore della Sicilia, si tratta di un’occasione straordinaria» per lanciare la città come Capitale della cultura del prossimo anno, ma sono in molti a non pensarla come lui.
Che ne pensate?