Alien: tutti i film della saga, dal migliore al peggiore [LISTA]

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Con l’uscita di Alien: Romulus cogliamo l’occasione per ripassare tutta la saga sci-fi horror. Ecco la nostra classifica di tutti i film della serie, dal migliore al peggiore

Alien (Ridley Scott, 1979)

Il primo, unico e inimitabile film della saga di Alien. Diretto da Ridley Scott, scritto da Dan O’Bannon e prodotto tra gli altri da Walter Hill, questo primo capitolo cambia per sempre la storia della fantascienza e dell’horror consegnandoci uno slasher terrificante e claustrofobico, un mostro e villain letale e iconico e una eroina, Ellen Ripley (Sigourney Weaver) che ribalta le convenzioni di genere. In una parola: capolavoro, anche dopo decadi.

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Lambert (Veronica Cartwright) affronta lo xenomorfo

Aliens – Scontro Finale (James Cameron, 1986)

Il sequel del primo film, affidato al James Cameron di Terminator, si trasla dall’horror all’action militaresco nello spazio con il tema della maternità come sottotesto nel confronto tra umani e alieni. Come ogni film del regista è spettacolare, memorabile e rivoluzionario, e segna indissolubilmente la fantascienza e il cinema anni ’80 settando uno standard per i film d’ambientazione spaziale negli anni a venire.

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Ripley è eroina e madre surrogato nel secondo film

Prometheus (Ridley Scott, 2012)

Poco capito dal pubblico, il primo film prequel della saga indaga sulle origini degli xenomorfi, sull’attività di un’altra misteriosa razza aliena e su come tutto si lega al passato dell’umanità. Un film filosofico, complesso e riflessivo, che non manca di scene forti ma che ha lasciato delusi molti fan. Eppure, se rivisto con attenzione, dice molto più di quel che sembra – e poi c’è un Michael Fassbender semplicemente fenomenale.

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Prometheus è il film più esistenziale e criptico della saga

Alien: Romulus (Fede Alvarez, 2024)

Ambientato tra il primo e il secondo film, Romulus ha l’intenzione precisa di rilanciare il franchise tra fan service, citazioni, riferimenti ma anche idee nuove e coraggiose, ricollegando tutti gli eventi della saga in un discorso finalmente coerente e non mancando nel frattempo di costruire un horror molto slasher, con un’altra eroina memorabile, Rain (Cailee Spaeny) che combatte in uno scenario fantascientifico modernissimo e avvincente. Per i veri fan della saga, difficile non amarlo.

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Rain è la novella Ripley nel film del 2024

Alien vs. Predator (Paul W. S. Anderson, 2004)

Il primo film della saga crossover è stato abbastanza deriso ai tempi ma bisogna dire che è invecchiato parecchio bene. Il setting antartico è l’ambiente ostile ideale per ospitare il primo confronto tra le due razze, e di mezzo ci vanno ovviamente gli umani. Un action avvincente con tratti di carattere ancestrale apprezzabili e ben riuscito anche sul versante horror. Se non lo avete ancora rivalutato, forse è il momento buono.

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Predator entra nell’universo di Alien

Alien 3 (David Fincher, 1992)

Anche se è vero che Fincher, ai tempi esordiente, ha disconosciuto il film, bisogna dire che questo terzo capitolo molto anni ’90 e fortemente cyberpunk è comunque memorabile. Sia action che horror, gioca più sull’orrore che sulla tensione ma riporta in scena lo xenomorfo in maniera memorabile proseguendo la storia di Ripley in modo intelligente. Un altro film sicuramente da rivalutare.

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Ripley e lo xenomorfo nella celebre scena del terzo film

Alien: Covenant (Ridley Scott, 2017)

Il secondo film prequel aveva lo scopo di “aggiustare” il tiro con i fan dopo Prometheus, e lo fa con diverse scene terrificanti ma senza scordare il sottotesto filosofico del film precedente, riportando in scena Michael Fassbender in un doppio ruolo memorabile e con un finale da lasciare a bocca aperta. Non è facilissimo da seguire ma è uno di quelli più strettamente “horror” tra tutti i capitoli in elenco.

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L’alieno torna più terrificante che mai in Covenant

Alien: Resurrection (Jean-Pierre Jeunet, 1997)

Forse quello rimasto più “trash” tra i vari sequel, e anche quello che ci porta più in là nel futuro. Oltre a Ripley abbiamo nel cast anche Ron Perlman e Winona Ryder, ma non basta per far prendere sul serio un action straripante e spasmodico che si risolve del resto in uno dei finali più ridicoli mai visti. Diciamo che andrebbe visto se non altro per completezza.

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Il quarto rimane il film più “trash” della saga

Alien vs. Predator: Requiem (Greg e Colin Strause, 2007)

Il meno memorabile di tutti, nonostante la presenza dell’ibrido Predalien. L’idea di ambientare il film sulla Terra non è vincente perché lo fa assomigliare a molti altri a tema invasione aliena, scartando il setting sci-fi e trasformandolo in un altro action tutto sommato prevedibile e dai protagonisti estremamente dimenticabili.

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Un nuovo scontro tra le due razze

Così si chiude la nostra lista. Che ne pensate? Diteci la vostra su LaScimmiaPensa e sul nostro canale WhatsApp