Concord | Recensione dello sparatutto di Firewalk targato PlayStation

Concord viene rilasciato sul mercato nell'indifferenza generale e, mentre tutto il mondo gioca a Black Myth: Wukong, noi documentiamo l'ennesimo fallimento live-service.

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Concord è stato annunciato per la prima volta al grande pubblico in occasione dello State of Play di fine maggio e il trailer di presentazione aveva suscita interesse tramite quello che sembrava a prima vista una sorta di avventura sulla falsa riga di Guardiani della Galassia.

La curiosità però si è spenta quando gli sviluppatori hanno svelato che si trattava di uno sparatutto 5vs5. Stiamo parlando del genere di shooter online più trito ed esausto dell’ultimo periodo, caratterizzato da un mercato stracolmo e inflazionato.

Questo lo avevamo già riportato nelle nostre impressioni della Beta il mese scorso ma, ora che esce la versione definitiva, abbiamo voluto dare a Concord un’altra possibilità per capire in che stato arriva alla data di uscita.

L’ultima scommessa di PlayStation

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Non servono molte parole per spiegare il concetto alla base di Concord. È uno shooter multiplyayer online che contrappone due squadre di cinque elementi, creando un sistema di progressione fondato sulla possibilità di sbloccare elementi di personalizzazione per i personaggi e aumentare il proprio punteggio per ricevere ricompense sempre migliori.

Si tratta di un modello già visto in innumerevoli videogiochi di questo tipo. Il primo su tutti è Overwatch, che ha reso popolare questo genere e ha reso dominante il titolo Blizzard in questa nicchia di appassionati.

Non è possibile non citare le palesi similitudini fra Concord e i suoi predecessori perchè è evidente come Firewalk Studio abbia voluto inseguire i trend fissati da altri, condannando la propria creatura ad una crisi di identità da cui sarà molto difficile liberarsi.

Nonostante Concord sia appena sbarcato su PlayStation 5 e PC sembra già una reliquia del passato, figlia di un tempo in cui PlayStation voleva spingere l’acceleratore sui videogiochi live-service, sperando di scovare la prossima miniera d’oro. Questo progetto però è fallito rovinosamente e Concord ne è l’ultima lampante dimostrazione.

Il gameplay e i personaggi

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Ma cosa faremo una volta entrati nel mondo di Concord? Inizialmente ci verrà proposta una cutscene che serve a presentarci una parte del cast. I Freegunners, come vengono chiamati all’interno del gioco, sono un gruppo di mercenari che vive a bordo della nave Northstar e che presumibilmente conosceremo con il passare delle stagioni.

Il menù principale poi ci da l’opportunità di poter scegliere fra diverse modalità che ricalcano un po’ quelle che possiamo trovare negli altri competitor. Va detto che, rispetto alla beta, sono state aggiunte delle modalità minori come il percorso ad ostacoli che permette di prendersi una pausa dalle partite più frenetiche.

Alcuni piccoli aggiustamenti sono stati fatti ma i difetti alla base del gameplay sono rimasti evidenti. I movimenti della gran parte dei personaggi sono dolorosamente lenti rispetto alla velocità delle armi da fuoco e non esistono abilità speciali per ribaltare le sorti di partite che si avviano verso un risultato negativo. Se la situazione si compromette nel bel mezzo della partita è molto difficile recuperare e questo incentiva molti giocatori ad abbandonare la propria squadra.

È stato implementato un sistema di penalizzazioni contro questo tipo di comportamenti ma Firewalk Studio non può permettersi di forzare troppo la mano perchè rischierebbe di far calare una base già minima di giocatori attivi.

Se si riesce ad entrare nel ritmo e ad ignorare i tanti difetti, Concord può essere divertente da giocare per qualche ora in un pigro pomeriggio estivo. Tuttavia veniamo troppo spesso riportati alla realtà, che ci presenta il quadro di un videogioco senza futuro.

La possibilità di cambiare personaggio ad ogni volta che si respawna può essere un’idea innovativa e unica, cosa di cui Concord ha disperatamente bisogno. Tuttavia questo concetto viene rovinato da uno dei cast di personaggi più banale e antiestetico degli ultimi anni.

Firewalk Studio cita l’elemento narrativo come un punto di forza del gioco. Gli sviluppatori hanno infatti l’obiettivo di approfondire le storie del cast tramite queste vignette che verranno rilasciate a cadenza regolare. L’idea è interessante ma sarebbe forse opportuno chiedersi per quale motivo i giocatori dovrebbero essere interessati alle storie di questi personaggi.

Si tratta di un cast di protagonisti al momento sconosciuti ed è compito degli sviluppatori renderli interessati per il pubblico. A nostro parere Firewalk Studio ha fallito su questo punto. I personaggi di Concord sono quasi tutti la copia sbiadita di un archetipo riproposto in maniera migliore in altri videogiochi o prodotti di intrattenimento e i design originali sembrano creati con lo scopo di riempire l’interfaccia utente con personaggi che nessuno sceglierà mai.

L’ennesima lezione all’industria

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Concord rappresenta l’ennesimo messaggio dei videogiocatori ad una parte dell’industria che nell’ultimo decennio ha inseguito solo il profitto. Stando alle prime recensioni e ai numeri di Steam, questo videogioco si andrà ad unire presto all’immenso calderone di live-service falliti insieme a Suicide Squad: Kill the Justice League, Anthem e Marvel’s Avengers.

Ci auguriamo che questo sia il colpo di coda di un’era che si chiude e che la creatività degli studi di sviluppo torni ad essere messa al centro dell’industria.

E voi che ne pensate di Concord?

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RECENSIONE
VOTO
3
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concord-recensione-firewalk-playstationLa versione videludica di "non sono arrabbiato, sono semplicemente deluso". Inutile parlare di tecnicismi quando sapevamo tutti che Concord era un fallimento annunciato. Siamo qui per documentare che si, è proprio ciò che vi aspettate.