Io, Caligola: gli oscuri retroscena di un film estremo

Ecco alcuni assurdi retroscena di Io, Caligola, uno dei film più controversi del cinema italiano

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Io, Caligola è stato uno dei film più discussi e controversi dei suoi anni

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Nel 1979 al cinema arrivò uno de film più controversi della storia: Io, Caligola di Tinto Brass: un dramma storico sulla vita di un imperatore romano che, secondo alcune fonti storiche, pretendeva di essere adorato come un dio vivente e cercava di nominare il suo cavallo a una carica politica. Dopo aver governato l’Impero Romano per quattro anni, venne assassinato.

Il film aveva come protagonisti Malcolm McDowell, Helen Mirren e Peter O’Toole ed era pieno zeppo di sesso, nudità e violenza esplicita, tanto da venire censurato e mutilato per moltissimi anni.

In Italia, Io, Caligola è stato confiscato dalla polizia perché il governo lo ha definito “palesemente osceno”, mentre negli Stati Uniti i funzionari della dogana hanno sequestrato il filmato al suo arrivo, senza tuttavia dichiararlo osceno. La stessa cosa accadde quando nel 1980 le bobine del film furono portate nel Regno Unito e modificate per rimuovere le scene considerate troppo oscene priam di essere mostrate sullo schermo.

Dal film furono tagliati otto minuti di girato, tra cui scene di castrazione, sventramento e stupro , poi altri tre minuti di filmato furono tagliati in un processo durato sei mesi. Il film fu duramente stroncato dalla critica e furono effettuati diversi tagli con vari livelli di contenuti espliciti. Nel 1985 divenne il primo film con scene di sesso non simulate mai trasmesso dalla TV francese.

Per rendervi conto di quanto estremo fu Io, Caligola , vi basti pensare che per la scena in cui il personaggio di Helen Mirren partorisce, furono utilizzate tre donne incinte e un team di dottori vestiti da romani che hanno filmato il parto vero e proprio.

Sebbene la sceneggiatura originale del film fosse stata scritta da Gore Vidal, in seguito questi chiese che il suo nome venisse rimosso dalla produzione dopo che altre persone avevano riscritto il film inserendo più sesso e violenza. Uno dei produttori fu Bob Guccione, fondatore della rivista per adulti Penthouse, e alcuni degli ‘Penthouse Pets’ [il soprannome che veniva dato alle modelle della rivista ndr] furono utilizzate nel film come comparse durante le scene di sesso.

Tra le donne impiegate per questi ruoli c’era la modella britannica Jane Hargrave, che ha sostenuto che Guccione mostrasse alle donne video di estrema depravazione e convinceva le donne che apparivano in Caligola a compiere veri atti sessuali davanti alla telecamera.

Con le sue ‘Penthouse Pets’, Guccione girò una serie di scene di sesso estremo da montare nel film, spingendo il regista Tinto Brass a rinnegare la produzione. Poiché Io, Caligola fu rinnegato dall’uomo che aveva scritto la sceneggiatura iniziale e dal regista che aveva girato quello che pensava fosse il film prima che Guccione vi aggiungesse molte altre scene, il film fu un fiasco al botteghino.

Una storia incredibile.