I 10 personaggi con superpoteri non tradizionali

Sono tante le serie e i film che, ispirati dai fumetti o meno, hanno raccontato di persone con superpoteri bizzarri. Vediamo i migliori...

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3: Dave Lizewski, da KICK-ASS

A quanti, almeno una volta nella vita, è venuto in mente di indossare una tuta di spandex e andare a combattere il crimine per strada? Probabilmente a tanti, specie in quella fase dell’adolescenza nella quale ci si sente quasi in dovere di andare contro tutto e tutti. Parte da questo assunto la miniserie ideata e scritta da Mark Millar disegnata da John Romita Jr pubblicata dal 2008 al 2010 dalla Icon Comics (e in Italia dalla Panini).

Un fumetto che è molto di più di una semplice storia di supereroi, e che immergendosi totalmente nella realtà di tutti giorni -dove non esistono anelli, alieni o esperimenti che aumentano la tua forza- Kick -Ass (tradotto letteralmente: spaccaculo)rappresenta l’eroe nella maniera più realistica possibile.

Incentrata sulla vita di Dave Lizewski, un ragazzo più che normale (“Io semplicemente esisto” ripete nel fumetto), e sulla sua voglia di impersonare l’uomo senza macchia dei giorni nostri, la storia riesce a far emergere tanto un contesto maggiormente realistico della realtà fumettistica quanto una tematica più profonda, il duro confronto con la realtà, che pervade l’intero arco narrativo.

Il film di Matthew Vaughn riesce a stare in quel delicato equilibrio tra fedeltà al modello originario e trasposizione massmediale, e colpisce per la sua capacità di coinvolgere e raggiungere lo spettatore, con una messa in scena di grande impatto, serrata nel ritmo e spettacolare nelle coreografie dei combattimenti, che sono sì violenti, ma anche complessi, creativi ed estremamente dinamici.

2: Morfeo, da SANDMAN

Chi sono gli Eterni? Sogno, Disperazione, Delirio, Destino, Morte, Distruzione, Delirio (in lingua originale, tutti nomi con la D iniziale…), tutte astrazioni, nel racconto semidei con superpoteri assoluti.

Nel 1916 Morfeo (Tom Sturridge), il Re Dei Sogni e uno dei sette Eterni, viene catturato durante un rituale stregonesco. Dopo essere stato tenuto prigioniero per 105 anni, fugge e si pone come obiettivo di riportare l’ordine nel suo regno, il Sogno.

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da facebook, Uncanny Comics

Sandman è nato come un gioco di parole sui molteplici significati della parola sogno”, ha dichiarato una volta Neil Gaiman, “ci sono i sogni che facciamo la notte quando chiudiamo gli occhi, i sogni intesi come speranze, e i sogni come storie che ci raccontiamo per dare un senso al mondo. Poter passare da un significato all’altro è stato il motore della serie”.

Bastano queste poche parole per capire subito, anche senza conoscere il personaggio letterario, quanto stratificata possa essere l’opera creata dallo scrittore britannico, pubblicata dalla DC Comics dal 1988 al 1996.

Sandman è una serie distribuita da Netflix dal 5 agosto 2022 tratta dal fumetto omonimo pubblicato in casa DC Comics nelle edicole tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. I dieci episodi della prima stagione (è in lavorazione una seconda) riprendono le storie dei primi due cicli dell’opera a fumetti, Preludi e Notturni e Casa Di Bambola.

Una serie che, senza usare giri di parole, ha cambiato radicalmente l’approccio al fumetto seriale, dalle potenzialità creative fino alle possibilità divulgative, annullando di fatto la distinzione tra libro e fumetto, dimostrato dai numerosi premi vinti negli anni (il Los Angeles Times l’ha definita la più grande saga epica nella storia dei fumetti, mentre la rivista Entertainment Weekly la pone al 46° posto nella classifica delle 100 migliori opere letterarie dal 1983 al 2008 e al quinto tra le sole graphic novel).

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da facebook, Uncanny Comics

Perché Sandman ha saputo portare ad un livello superiore ciò che Alan Moore nel 1988 fece con il suo capolavoro assoluto Watchmen, evitando di fatto lo snobismo elitario insito nelle opere dell’autore di V Per Vendetta nei confronti del fumetto mainstream (da lui più volte disprezzato, e dal quale si è dichiaratamente staccato più avanti negli anni) e anzi utilizzandone le formule, a volte per cambiarle drasticamente, ma sempre per riuscire ad avvicinare la narrazione del fumetto seriale alla vita reale, in perenne cambiamento.

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1: Reverendo Jesse Custer, da THE PREACHER

Un prete che ha -letteralmente- la voce di Dio: ogni sua parola è un ordine.

Dalla fertile (e irriverente, geniale, scorretta, multiforme) mente di Garth Ennis è uscita Preacher, serie a fumetti di 75 episodi -divisi in sette macrostorie- che racconta di come il reverendo Jesse Custer sia alla -letterale! – ricerca di Dio, che ha deciso di abbandonare gli uomini a loro stessi. E lo fa insieme a Tulip, sua ex fidanzata che se la cava più che bene con la pistola, e Cassidy, amico vampiro irlandese.

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da facebook, Uncanny Comics

Il tema principale dell’opera è il Viaggio, la Ricerca, che può essere sia ricerca spirituale sia ricerca materiale: sul percorso di Jesse ci saranno insidie e pericoli, a cominciare dal Santo degli Assassini, pistolero infallibile e inarrestabile, ma la storia del reverendo è (anche) una storia d’amore disperata e appassionate, che si sviluppa in modo doloroso e in un mondo svuotato da qualsiasi senso, qualsiasi punto di riferimento metafisico e spirituale.

In Ennis resta solo l’umano e l’inumano, le nostre reazioni e le nostre bassezze (servite dalle tavole pulite e laceranti del compianto Steve Dillon), un pantano inquietante e onnipresente nel quale bisogna infilare le mani per estrarre (forse) una scintilla di speranza.

PREACHER serie 1

Preacher è (stata) anche una serie tv per Prime Video sviluppata da Evan Goldberg e Seth Rogen con protagonista Dominic Cooper a dare il volto a Custer, serial però fuori fuoco e senza quella scintilla che anima e incendia il fumetto originario.

Qual è il vostro preferito?