Alfred Hitchcock: 5 film per imparare a conoscerlo e capirlo [LISTA]

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Alfred Hitchcock rimane uno dei più importanti e influenti registi di sempre: andiamo alla scoperta del suo incredibile cinema, tra thriller e psicologia, humor nero e incubi horror

Alfred Hitchcock: considerato dai critici dei Cahiers du Cinéma non a caso tra i grandi “autori” del cinema di tutti i tempi. Inconfondibile nello stile, maestro della tensione, capace di coinvolgere e avvinghiare lo spettatore in spirali di assoluta suspense con scene agghiaccianti e indimenticabili che rimangono indelebilmente stampate nella memoria dello spettatore.

In 50 anni di cinema, dal primo film muto del 1925 all’ultimo lavoro del 1976, “Hitch” ha esplorato diversi generi regalandoci momenti indimenticabili, dalla lotta sul Monte Rushmore nella crime comedy Intrigo Internazionale con Cary Grant all’assoluta tensione nella scena climax dell’orchestra in L’Uomo che Sapeva Troppo (rifatto due volte, la seconda con Jimmy Stewart).

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Intrigo Internazionale, 1959

Non scordiamo il passionale Notorious, spy noir indimenticabile con Ingrid Bergman; il surreale Io Ti Salverò con Gregory Peck, realizzato con il contributo di Salvador Dalì; e alcuni capolavori assolutamente sottovalutati ma ricchi di tensione, come Prigionieri dell’Oceano (1944) o Io Confesso (1953) con Montgomery Clift.

Tanti sono i suoi film che si potrebbero additare ad immortali, pure tra qualche incidente di percorso e lavoro meno riuscito – come Il Peccato di Lady Considine, memorabile solo per il finale, o Mr. & Mrs. Smith, screwball comedy un po’ da dimenticare. Da dove iniziare, però, per chi proprio non lo conosce?

Appassionati e studiosi di cinema danno la filmografia di Hitchcock per scontata, ma in tempi in cui i film si guardano specialmente in streaming e seguendo i consigli degli algoritmi, non ci sarebbe da stupirsi se parte del pubblico non avesse visto neanche i suoi lavori fondamentali. E quali sono? Eccone cinque, citati e stracitati ma assolutamente inevitabili per addentrarsi nell’opera di Hitchcock!

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Rope – Nodo alla Gola, 1948

Cominciamo con uno dei lavori del regista inglese più spesso menzionati tra quelli meno noti ma comunque cult. Rope è tutto ambientato in un appartamento dove due studenti sussiegosi hanno assassinato un loro amico per il puro gusto di poterlo fare impunemente, come “esperimento sociale”. Ma un loro professore (James Stewart) arriva a indagare.

Il film è famoso perché realizzato in lunghi piani sequenza e recitato senza pause e stacchi, come uno spettacolo teatrale; il cadavere sta in un baule sempre in primo piano, per cui lo spettatore viene tenuto nella continua “tensione “paura” che i due colpevoli vengano scoperti, pur moralmente dovendo in teoria volere che ciò accada. Uno dei geniali meccanismi psicologici con cui Hitchcock sfrutta il mezzo cinematografico per giocare con il suo pubblico.

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Nodo alla Gola, 1948

La Donna che Visse Due Volte, 1958

Passiamo a quello che è spesso considerato il miglior film di Hitchcock in assoluto: Vertigo, ancora con James Stewart e con Kim Novak in un incubo psicologico che si dipana tra fantasmi del passato e fobie del presente, senza farsi mancare un sottotesto sensuale e feticista di grande impatto. E senza dimenticare, ovviamente, il leggendario effetto “vertigini” entrato nella storia.

Il film è un grande classico dello stile del regista: mette in scena i tasselli del puzzle e li ricompone lentamente creando un senso di spaesamento e timore continuo, che a momenti di serenità ne alterna altri di dubbio fino allo sconvolgente finale, da lasciare a bocca aperta. Un film che, molto più di altri, ha fatto scuola.

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La Donna che Visse Due Volte, 1958

La Finestra sul Cortile, 1954

Altro esempio di puro cinema, che segue uno spettatore (sempre Jimmy Stewart) che come noi guarda, assiste con impudica curiosità, trasformando la narrazione in meta-narrazione ma senza dimenticare la dimensione thriller, qui più viva che mai. Il protagonista, costretto in sedia a rotelle, è testimone casuale di un crimine e si ritrova in estremo pericolo.

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La sua impossibilità di agire e i suoi tentativi di non farsi scoprire a sua volta coinvolgono noi spettatori, che ci identifichiamo in lui e proviamo la sua stessa paura. E ci chiediamo: come ci comporteremmo in una situazione del genere? Il film ci porta a porci queste domande, conducendoci nel frattempo davvero sul bordo della sedia.

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La Finestra sul Cortile, 1954

Psycho, 1960

Uno dei pochi film di Hitchcock classificati come “horror”, anche se tecnicamente si tratta di un thriller con risvolti Freudiani. Ma nessuno dimentica l’agghiacciante scena dell’omicidio sotto la doccia, uno dei più celebri jump-scare della storia del cinema. E Norman Bates, un Tony Perkins indimenticabile, rimane il primo di una serie di iconici killer che hanno cambiato il volto del thriller moderno.

Hitchcock sfida tutte le convenzioni in questa gemma immancabile di film, iniziando con una storia crime e introducendo a metà l’imprevedibile deviazione di trama che porta in scena Norman e “sua madre”. Gli abissi della mente umana e gli orrori che vi sono celati entrano improvvisamente nella coscienza del pubblico con Psycho, rappresentando un nuovo mondo di terrore nel quale nessuno è più davvero al sicuro.

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Psycho, 1960

Gli Uccelli, 1963

Qui invece parliamo di horror vero e proprio, per la precisione di horror “naturale”. Ben prima de Lo Squalo e di altri mostri della natura in rivolta contro gli umani, Hitchcock mette in scena – dal romanzo di Daphne du Maurier – uno scenario apocalittico in cui gli uccelli, come da titolo, iniziano ad aggredire e uccidere gli umani.

Non ci sono motivazioni dietro, esperimenti o sottotesti politici. C’è solo da aver paura dell’impossibile, con scene esplicite e terrificanti che sfidano ogni razionalità mettendo noi – gli umani – contro un nemico che è ovunque ed è imbattibile. Infatti, come dimostra il finale del film, non c’è una risoluzione: rimangono solo i brividi, che tornano anche solo ripensando alle scene di questo capolavoro assoluto.

Che ne pensate di questa lista? Avreste inserito altri film di Alfred Hitchcock per far conoscere l’opera del regista? Diteci cosa pensate su LaScimmiaPensa e non scordate di iscrivervi al nostro canale WhatsApp

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Gli Uccelli, 1963