Stephen Hawking aveva capito i pericoli della IA già 10 anni fa
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La discussione relativa allo sviluppo della IA (Intelligenza Artificiale) e gli eventuali rischi per la sicurezza dell’umanità è uno dei temi più prolifici e interessanti del momento. Tuttavia non è un argomento così recente. Stephen Hawking infatti, ben 10 anni fa, mise in guarda l’umanità in tal senso. Nel 2014 dichiarò infatti alla BBC che lo sviluppo di un’intelligenza artificiale completa potrebbe decretare la fine della razza umana.
Decollerebbe da sola e si riprogetterebbe a un ritmo sempre più veloce. Gli esseri umani, limitati dalla lenta evoluzione biologica, non potrebbero competere e verrebbero soppiantati.
Nel 2015 è stato anche uno dei 100 esperti a firmare una lettera aperta alle Nazioni Unite in cui metteva in guardia dai pericoli di uno sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale. Poi, un anno prima di morire, Hawking, in un’intervista alla rivista Wired, ribadì il concetto dicendo:
Temo che l’intelligenza artificiale possa sostituire completamente gli esseri umani
Addirittura, nel suo libro Brevi risposte alle grandi domande, pubblicato dopo la sua morte, Stephen Hawking affermò che potremmo diventare stupidi come sassi rispetto alle macchine se non restiamo attenti.
Potremmo trovarci di fronte a un’esplosione di intelligenza che alla fine darà vita a macchine la cui intelligenza supererà la nostra di molto più di quanto la nostra superi quella delle lumache. È allettante liquidare l’idea di macchine altamente intelligenti come mera fantascienza, ma sarebbe un errore, e potenzialmente il nostro peggior errore di sempre
Che ne pensate?