The Umbrella Academy: con l’ultima stagione il caos è completo | RECENSIONE

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Poi vengono messi in mezzo anche figli, parenti e famiglie, che è la peggiore cosa che si può fare in una storia come questa. Mai, mai mettere questioni familiari in racconti fantastici o fantascientifici o di supereroi, perché questo banalizza inevitabilmente la trama portando a discussioni scontate su temi quotidiani del tutto fuori posto.

Nell’insieme è divertente? Diciamo di sì, se non si cerca di prestare attenzione alla trama e ci si abbandona agli avvenimenti. La serie dà in effetti il meglio nelle battute, nelle gag e nelle prese in giro, e difficilmente si fa prendere sul serio in tutto il resto con le tonnellate di CGI, le sparatorie viste e riviste e i superpoteri di cui siamo tutti stufi e arcistufi.

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La conclusione apocalittica vuole trasmettere un messaggio di speranza volto a una serena rinascita, ma sa in realtà più di grande soluzione per prendere tutto quello che è successo, schiacciarlo dentro un sacco e buttarlo dalla finestra. Così non ci sono dubbi da risolvere o futuri da prevedere, ma solo un grande reset con la piccola possibilità di apertura per un sequel, eventuale.

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L’impressione generale, piuttosto comune nella serialità di oggi, è quella di un concept spinto più in là possibile e ben oltre il suo potenziale originale, in sei ultimi episodi che trasudano stanchezza e mancanza di voglia di stupire o di coinvolgere. In definitiva: The Umbrella Academy è una serie di qualità fino alla fine? Anche no. Ma è spassosa e appassionante abbastanza da essere bingiata nel tempo libero? Anche sì.

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