Nel mezzo abbiamo il buon vecchio Daemon Targaryen (Matt Smith) che segue un percorso suo, non privo di momenti memorabili ma molto interessante nella caratterizzazione di un personaggio atipico e solitario, una carta jolly nella storia, per così dire. E non è l’unica: alcuni nuovi personaggi, quasi trascinati in scena controvoglia, prospettano possibilità imprevedibili per il prosieguo della trama.
Insomma, una storia davvero avvincente e che, credeteci, funziona ancora di più se ci si scorda di tutto quel che avverrà centinaia di anni dopo con Daenerys, gli Stark, i Lannister e gli Estranei e ci si concentra su questa sfida a breve distanza tra le due casate in lotta. Questa è l’idea attorno alla quale gira tutta la serie, almeno finora: ci sono due contendenti, e bisogna scegliere da che parte stare.