La Gen Z contro l’emoji del pollice in su: “È maleducato”

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Credits: PickPik / Rawpixel
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I giovanissimi ritengono che rispondere ai messaggi solo con un pollice in su sia “maleducato” e “passivo-aggressivo”. Siete d’accordo?

Sarà capitato anche a voi: un bel pollice in su, come reaction o proprio come contenuto di un messaggio, come unica risposta a qualcosa detto da voi in chat. È una cosa maleducata? Certo può sembrare una replica sbrigativa, in particolar modo se proveniente da qualcuno che non conosciamo bene.

Il problema è sempre quello: la comunicazione via chat è pratica comune da una quindicina di anni forse, non abbiamo ancora avuto il tempo di abituarci a questo linguaggio e capita spesso di interpretare male il tono, il senso o persino il significato di frasi scritte da qualcuno di cui non conosciamo bene le modalità comunicative.

Questo riguarda tutte le generazioni: i millennial, per esempio, sanno benissimo che usare il caps lock in chat equivale ad urlare, che mettere un punto a fine frase è completamente insensato e che usare mille punti esclamativi è ridicolo. Ma gli zoomer, la nuova generazione dei giovani, sembrano avere un particolare problema proprio con il nostro buon vecchio pollice.

In un thread su Reddit ora cancellato, un utente spiegava il disagio rispetto alla comunicazione lavorativa su Microsoft Teams, già di per sé difficoltosa perché “ci sono poche emoji”: “Molta gente al lavoro usa la thumbs-up reaction tutto il tempo. Io non la uso molto. O uso il cuore o rispondo anche solo con un ‘grande’ o un ‘grazie'”.

“Comunque, penso che sia normale ‘polliciare’ i messaggi ma lo stesso mi pare sempre una risposta tanto inquietante. Qualcun altro si sente in questo modo?” E tra le risposte al thread, che in gran parte concordavano, c’era chi apertamente sosteneva: “La emoji thumbs-up è usata per essere davvero passivi-aggressivi; è super-maleducato se qualcuno ti invia solo un pollice in su”.

Che ne pensate, siete d’accordo? Diteci la vostra su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp