La scorsa settimana è uscito nelle sale l’atteso film Deadpool & Wolverine (qui la nostra recensione) , che già al primo weekend sta sbancando i botteghini di tutto il mondo. Abbiamo pensato che questa fosse l’occasione giusta per parlarvi dell’ultimo videogioco con protagonista l’amato antieroe in calzamaglia rossa.
Il titolo in questione si chiama semplicemente ‘Deadpool’ ed è stato sviluppato da High Moon Studios. Nel 2013 è stato rilasciato sul mercato sotto l’egida di Activision, che però ha perso la licenza di usare proprietà intellettuali Marvel nel frattempo, rendendo Deadpool un gioco rarissimo da trovare al giorno d’oggi.
Si tratta di un videogame che ricalca i tratti tipici dei titoli sviluppati nell’era di PlayStation 3 e Xbox 360, partendo dalle grafiche e lo stilo artistico fino ad arrivare al gameplay.
È un gioco che non si prende mai sul serio e incoraggia il giocatore a fare lo stesso, godendosi la caotica avventura nei panni di Deadpool. Il distintivo umorismo del personaggio da il tocco finale che mette al primo posto il fattore divertimento.
L’assenza di trama è già una trama
Più che di storia, nel caso di Deadpool possiamo parlare di espediente narrativo, che serve a portare avanti gli eventi senza porre il giocatore in una situazione immersiva o emotivamente stimolante.
La sequenza iniziale nella quale il protagonista strappa le pagine del copione, prendendosi gioco degli sviluppatori di High Moon Studio dovrebbero già farci capire a cosa andiamo incontro. L’elemento narrativo infatti non serve a raccontare una vera e propria storia ma a mettere in mostra l’assurdità e il senso dell’umorismo grottesco del supereroe Marvel.
Vedremo infatti Deadpool rompere spesso la quarta parete e rivolgersi direttamente al giocatore, con lo scopo di prendere il giro molte delle abitudini e convenzioni stabilite nell’industria videoludica. Questa autoironia espressa per mezzo del protagonista è uno dei punti forti del gioco, che riesce più di una volta a strappare una risata al giocatore attento.
Ad arricchire l’esperienza c’è l’apparizione di diversi personaggi noti dell’universo Marvel come lo stesso Wolverine e il malvagio Sinistro, il principale antagonista.
Gamplay d’altri tempi
Deadpool è un gioco che si presta perfettamente alla generazione di console per il quale è stato creato. Questo è reso evidente già da uno sguardo all’interfaccia utente, che presenta delle icone piuttosto ingombranti e disegnate con uno stile che riporta subito alla mente la prima decade del 2000.
Il gioco ci tiene impegnati introducendo diversi tipi di armi che possiamo utilizzare per disintegrare i nostri nemici e guadagnare ‘punti Deadpool’, da usare proprio per potenziare queste armi.
Il level design non è dei più ispirati e la IA dei nemici è piuttosto semplice da affrontare ma la varietà di armi e le animazioni fluide rendono il combattimento piacevole. Anche qui sono chaire le intenzioni di High Moon Studios di prendere in giro l’industria proponendo molti stereotipi dei videogiochi d’azione, che Deadpool non tarda ad evidenziare in maniera esilarante.
Come in molti altri esempi del genere abbiamo livelli che si ambientarno in delle fognature o in stanze di uffici già visti e rivisti, contribuendo a creare quell’atmosfera di meta-umorismo che permea tutto il corso dell’avventura.
In altre parole il videogioco di Deadpool va valutato in maniera unica perchè sfruttando l’indole del personaggio, gli sviluppatori possono concedersi libertà che in qualsiasi altro titolo sarebbero considerate difetti.
Al contrario qui tutto arricchisce il valore del gioco, che si pone l’obiettivo di ridicolizzare molte di queste consuetudini che sono diventate elementi ripetitivi dei videogiochi d’azione.
Deadpool non è un videogioco come gli altri perchè non è creato per esserlo. Se cercate un gioco che si adegui ai canoni classici vi consigliamo di evitarlo. Tutti i difetti e le stranezze del titolo trovano giustificazione nel suo protagonista e se lo giocherete come un ‘Deadpool simulator‘ troverete valore in questo stranissimo videogioco.