I 15 film non-horror più disturbanti di sempre [LISTA]

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11. Ex Drummer (Koen Mortier, 2007)

Diretto da Koen Mortier, Ex Drummer racconta la storia di un gruppo di musicisti disabili che recluta un famoso scrittore come batterista. La narrazione è cruda e violenta, perdendosi un un viaggio mentale ossessivo che esplora il degrado umano con un approccio visivo e tematico estremamente disturbante.

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12. Requiem for a Dream (Darren Aronofsky, 2000)

Darren Aronofsky dirige questo devastante ritratto della dipendenza. Seguendo le vite di quattro individui, il film mostra la discesa nella dipendenza e la distruzione dei sogni e delle speranze. Le sequenze visive intense e la colonna sonora di Clint Mansell contribuiscono a creare un’esperienza profondamente angosciante, e specialmente le interpretazioni di Jared Leto e Jennifer Connelly sono rimaste tra le più apprezzate di sempre.

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13. Irréversible (Gaspar Noé, 2002)

Tra i tanti controversi film del sempre peculiare Gaspar Noé, questo controverso e scioccante Irréversible è raccontato in ordine inverso, il film esplora lo schema del rape and revenge con scene graficamente esplicite e una narrazione sperimentale che finisce con l’accentuare il senso di disorientamento e terrore nello spettatore.

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14. Dogville (Lars Von Trier, 2003)

Diretto dal maestro del trauma, Lars Von Trier, Dogville è una parabola sulla natura umana e la brutalità messa in scena come opera teatrale su di un set minimalista. Il film racconta la storia di una donna in fuga che cerca rifugio in una piccola comunità. La crudeltà e l’ipocrisia dei residenti emergono a poco a poco in modo disturbante e portando a risvolti scioccanti che trasudano di critica feroce alle ipocrisie della società.

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15. Eraserhead (David Lynch, 1977)

Torniamo al nostro buon vecchio David Lynch con il suo leggendario esordio, un film sperimentale e inquietante. Eraserhead è un incubo surreale che esplora temi di alienazione, paura e paternità in un mondo industriale e distorto. Le immagini bizzarre e l’atmosfera opprimente lo rendono un’esperienza cinematografica unica e profondamente disturbante, unica ancora a distanza di quasi 50 anni.

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