Su Prime Video è appena arrivato Il ministero della guerra sporca, nuovo film di Guy Ritchie con protagonista Henry Cavill. La pellicola prende spunto dal libro di Damien Lewis The Ministry of Ungentlemanly Warfare: How Churchill’s Secret Warriors Set Europe Ablaze and Gave Birth to Modern Black Ops oltre che da alcuni documenti recentemente declassificati dal Dipartimento di Guerra britannico. Ecco dunque la nostra recensione
Il ministero della guerra sporca, la Trama
Il film racconta le missioni di un gruppo di disadattati altamente qualificati riuniti sotto Winston Churchill e lo scrittore Ian Fleming con lo scopo di dare fuoco allo sforzo bellico nazista attraverso un sabotaggio che il Terzo Reich non avrebbe mai potuto prevedere. Ogni membro apporta le proprie competenze specifiche al gruppo, con Henry Cavill a capo della carica mentre i suoi robusti agenti segreti eliminano figure chiave e fanno deragliare le principali operazioni naziste.
Nella vita reale, questa organizzazione di furfanti e anticonformisti sotto Churchill contribuì a cambiare le sorti della guerra con le loro tattiche “poco signorili”.
Il ministero della guerra sporca, la Recensione
Negli ultimi anni Guy Ritchie ha spaziato in moltissimi generi. Dal film di guerra, al crime, al puro action. Tuttavia mancasse un’opera che fungesse da mix di tutti queste tipologie. Ecco dunque che arriva in suo soccorso Il ministero della guerra sporca nel quale viene mescolato con sapienza il contesto della Seconda Guerra mondiale con scene action davvero divertenti a momenti crime, quasi tipici di un heist movie.
Il film ci racconta una parte della storia ancora molto poco conosciuta, essendo stata resa nota nel 2016 dai documenti desecretati di Churchill e lo fa dandoci una sana dose di divertimento tipica del cineasta britannico. Henry Cavill è assolutamente perfetto in questa sorta di Aldo Raine britannico, si diverte a uccidere naz*sti a più non posso e il pubblico non può che ridere insieme a lui. Il riferimento al personaggio di Brad Pitt in Bastardi senza gloria non è casuale in quanto appare evidente come Ritchie ami quel film.
Sono molte le situazioni in cui la pellicola sembra prendere a piene mani dal film di Quentin Tarantino. Basti pensare al personaggio di Lassen che è una sorta di Orso Ebreo che invece di usare la mazza, usa l’arco. Non si tratta assolutamente di una critica, anzi. Ispirarsi ai grandi film di genere è sempre cosa buona e giusta.
Tuttavia Il ministero della guerra sporca non è solamente una commedia, anzi. La trama viene costruita in modo attento così da accrescere la tensione del pubblico ad ogni momento, poichè gli imprevisti sono assolutamente all’ordine del minuto. E probabilmente questo è il punto di maggior forza del film. Guy Ritchie invita gli spettatori a pensare a nuovi piani insieme al suo gruppo di indomabili canaglie che dovranno trovare soluzioni sempre più creative a problemi sempre più difficili. E solo grazie al loro essere totalmente insofferenti nei confronti degli ordini imposti da ammiragli e generali che vorrebbero consegnare l’Inghilterra a Hitler che la Seconda Guerra Mondiale è finita come sappiamo.
Senza infatti la cricca indomabile de Il ministero della guerra sporca, gli Alleati americani non sarebbero mai potuti arrivare in Europa via mare e questo avrebbe portato, probabilmente, ad un dominio ancor più tremendo della potenza nazista. Ritchie indugia molto su questo punto, mostrando al pubblico l’importanza capitale della missione che stiamo guardando. Questo lavoro fatto dal regista britannico accresce tremendamente il senso d’urgenza nel pubblico che si rende conto ad ogni minuto che passa dell’importanza di quello a cui sta assistendo.
In questo Il ministero della guerra sporcaGuy Ritchie sfodera tutti i trucchi del mestiere. La sceneggiatura, come spesso gli capita, è ricca di batutte talgienti e risposte argute. I personaggi infatti si sovrappongono perfettamente a quel modo di parlare che spesso il cineasta ha utilizzato in passato per raccontare la vita dei criminali inglesi, quali, quelli di questo film in fin dei conti sono. Le scene d’azione sono tipiche del cinema di Ritchie, con tanti tagli, movimenti di macchina rapidi e una sensazione intrinseca di puro divertimento che sprigionano i protagonisti.
In conclusione Il ministero della guerra sporca è un classico film di Guy Ritchie: divertente, con un ritmo incalzante, battute taglienti e tanto intrattenimento. Dalla sua il cineasta britannico aggiunge una trama ricca e variegata basata su una storia vera tremendamente interessante.