I 10 personaggi più avidi (+1) della storia del cinema [LISTA]

Ecco la lista del 10 personaggi più avidi della storia cinema, che si sono distinti per la loro insaziabile sete di potere e ricchezza.

Condividi l'articolo

Gordon Gekko (Wall Street), 1987

Gordon Gekko, interpretato da Michael Douglas nel film Wall Street del 1987, è uno dei personaggi più iconici della storia del cinema quando si tratta di rappresentare l’avidità e la brama di potere. Gekko è un finanziere spregiudicato il cui motto “L’avidità è buona” è diventato un simbolo della cultura del profitto a ogni costo degli anni ’80. Questo personaggio incarna l’immagine del magnate di Wall Street, disposto a usare ogni mezzo per aumentare la propria ricchezza e il proprio potere.

Gekko è rappresentato come un maestro manipolatore e stratega, abile nel gioco della speculazione finanziaria. È noto per il suo approccio cinico agli affari e la sua totale mancanza di scrupoli etici. Non si ferma davanti a nulla per ottenere ciò che vuole, inclusa l’insider trading e l’acquisizione ostile di aziende, spesso portando alla rovina finanziaria dei dipendenti e delle comunità coinvolte.

Il suo personaggio è affascinante e allo stesso tempo inquietante, poiché rappresenta una visione distorta del successo e della realizzazione personale, in cui l’accumulo di denaro è visto come il fine ultimo. Gekko è emblematico della cultura corporativa aggressiva e senza anima, diventando un avvertimento potente sui pericoli di un sistema economico che premia l’avidità sopra ogni altra cosa. Il personaggio di Gordon Gekko rimane una figura centrale nella discussione sulla moralità nel mondo degli affari e sull’etica del capitalismo ed è, in assoluto, uno dei personaggi più avidi del cinema.

att 611758

Auric Goldfinger (007 – Missione Goldfinger), 1964

Auric Goldfinger, interpretato da Gert Fröbe nel film di James Bond 007 – Missione Goldfinger del 1964, è uno dei più iconici antagonisti della serie e uno dei personaggi più avidi. Goldfinger è un magnate dell’oro, ossessionato dall’accumulo di ricchezza a qualsiasi costo. Il suo nome stesso è simbolico della sua ossessione, riflettendo la sua volontà di ottenere potere e controllo attraverso il metallo prezioso.

Nel film, Goldfinger elabora un piano audace e malvagio per aumentare il valore delle sue riserve d’oro: Operazione Grandslam. Il suo obiettivo è contaminare con radiazioni l’oro custodito a Fort Knox, rendendolo inutilizzabile per decenni. Questa azione non solo destabilizzerebbe l’economia mondiale, ma aumenterebbe immensamente il valore del suo oro, facendo di lui uno degli uomini più ricchi e potenti del pianeta.

L’avidità di Goldfinger si manifesta non solo nel suo piano megalomane, ma anche nel suo comportamento spietato e senza scrupoli. È disposto a uccidere senza esitazione chiunque ostacoli i suoi piani, compresi i suoi stessi collaboratori. Inoltre, la sua fissazione per l’oro è così intensa che ha persino dorato un assistente come punizione per il tradimento.

Auric Goldfinger è diventato un’icona del villano ricco e senza scrupoli, la cui brama di potere e ricchezza non conosce limiti. La sua figura rappresenta un avvertimento sui pericoli di un’ossessione incontrollata per il denaro e il potere, rendendolo uno dei personaggi più avidi nella storia del cinema.

goldfinger031

Smaug (Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug), 2013

Smaug, il drago narrato da J.R.R. Tolkien e portato sul grande schermo nella trilogia de Lo Hobbit diretta da Peter Jackson, è uno dei personaggi più iconici della letteratura fantasy e del cinema per quanto riguarda l’avidità e la brama di ricchezza. Doppiato da Benedict Cumberbatch nei film, Smaug è un drago gigantesco, astuto e incredibilmente avido, ossessionato dall’accumulo di oro e tesori.

Smaug rappresenta l’archetipo del guardiano del tesoro, un essere la cui esistenza è definita dalla sua brama di ricchezza materiale. Dopo aver attaccato e conquistato il regno di Erebor, Smaug si stabilisce nella Montagna Solitaria, dove accumula un’enorme quantità di oro, gioielli e manufatti preziosi. La sua ossessione per il tesoro è tale che trascorre gran parte del suo tempo adagiato su di esso, in uno stato di costante vigilanza.

La sua avidità è ulteriormente accentuata dalla sua paranoia e dal suo bisogno di proteggere il tesoro, rendendolo estremamente pericoloso per chiunque si avvicini. Smaug non ha alcun interesse per il valore pratico della ricchezza, ma è profondamente attaccato al possesso e al controllo dei suoi tesori. Questo comportamento ossessivo lo rende un personaggio isolato e temuto.

Smaug, con la sua gigantesca mole e il suo potere distruttivo, incarna una forma estrema di avidità che non solo lo consuma, ma minaccia anche tutti coloro che si trovano nel suo raggio d’azione. Il personaggio del drago è una potente allegoria del pericolo dell’avidità incontrollata e del desiderio di accumulare ricchezze senza considerare le conseguenze morali o sociali.

lo hobbit la desolazione di smaug extended edition 9qnz

Shylock (Il Mercante di Venezia), 2004

Shylock, interpretato da Al Pacino nel film Il mercante di Venezia del 2004, basato sull’opera di William Shakespeare, è uno dei personaggi più complessi e controversi della storia del teatro e del cinema. Shylock è un usuraio ebreo di Venezia, noto per la sua ostinata ricerca di profitto e la sua rigida adesione ai contratti. La sua figura è spesso utilizzata per esplorare temi di avidità, vendetta e pregiudizio.

Nel film, Shylock presta una somma significativa di denaro a Antonio, un mercante, senza interessi, ma con una clausola mortale: se Antonio non restituirà il prestito in tempo, Shylock avrà diritto a una libbra di carne del corpo di Antonio. Questa clausola, che può sembrare un’esagerazione teatrale, riflette l’estremo rigore di Shylock nel perseguire i suoi diritti legali e il suo desiderio di vendetta personale, in parte alimentato dalle discriminazioni e umiliazioni subite come ebreo.

L’avidità di Shylock è complessa: non è solo una brama di denaro, ma anche un simbolo della sua resistenza contro un mondo ostile. La sua insistenza sul contratto, anche a costo della vita di Antonio, mostra una combinazione di avidità, desiderio di giustizia e vendetta, che va oltre la semplice accumulazione di ricchezza.

Nel contesto del film, Shylock è ritratto sia come vittima che come antagonista, rendendo il suo personaggio un esempio emblematico della tragica complessità umana. La sua figura esplora i limiti tra giustizia e vendetta, legalità e moralità, e l’effetto corrosivo dell’avidità su relazioni e comunità. Shylock rimane una figura potente e controversa, che invita a riflettere su temi di giustizia, discriminazione e il costo umano dell’avidità.

x1080