“Durante il fascismo erano tutti politicamente corretti”, sostiene Massimo Ghini. Siete d’accordo con lui?
Massimo Ghini si esprime su un tema sempre caldo: quello del politicamente corretto, o politically correct che dir si voglia; ossia, la tendenza a cercare di non offendere nessuno sia nella forma che nel contenuto e specie quando si parla di cinema, che è appunto il suo campo. E Ghini dice la sua in conferenza stampa presentando il suo nuovo film, 30 Anni di Meno.
“Ho un odio feroce per la formula del politicamente corretto, un stronzata arrivata dagli americani, che andrebbe semplicemente tradotta nella differenza tra educazione e maleducazione, cultura e non cultura. Il politicamente corretto è una dittatura, scrivo politicamente corretto perché sono d’accordo con chi comanda. Durante il fascismo erano tutti politicamente corretti”, riporta l’agenzia Ansa.