Ryan Reynolds raccona alcuni retroscena riguardanti Deadpool
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Da quando arrivò al cinema ormai 8 anni fa Deadpool, il mercenario chiacchierone interpretato da Ryan Reynolds, ha radicalmente cambiato il mondo, allora sonnecchioso dei cinecomics. La sua violenza e volgarità , la sua continua rottura della quarta parete, hanno fatto fatto scuola per il futuro di questo genere. Tuttavia non fu così facile portarlo in scena per la prima volta.
Il coinvolgimento di Reynolds nel progetto è infatti iniziato due decenni fa, quando ha iniziato a sviluppare per la prima volta un film su Deadpool. All’epoca l’attore non era legato al personaggio, ma era intenzionato a trasporlo al cinema, anche se ci sono voluti anni per farlo. In un’intervista al New York Times, Reynolds ha spiegato che sono passati “quasi 10 anni” prima di “riuscire finalmente a realizzare” Deadpool . Anche se c’è da dire che all’inizio non aveva grandi speranze per il film.
Quando Deadpool ha ricevuto finalmente il via libera, nessuna parte di me pensava che sarebbe stato un successo – ha detto.
Il film del 2016 si è rivelato un immenso successo, incassando 782 milioni di dollari al botteghino, ma Reynolds ha fatto dei sacrifici per riuscirci. Ha infatti rivelato di aver “rinunciato a essere pagato per fare il film solo per riportarlo sullo schermo”
Non volevano che i miei co-sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick salissero sul set, così ho preso il piccolo stipendio che mi era rimasto e li ho pagati perché stessero con me sul set, così da poter creare di fatto una writers room.
Vale la pena notare che Reynolds ha lavorato come produttore di Deadpool oltre a recitarvi, quindi, anche se non ha intascato nulla per la sua interpretazione, probabilmente avrà comunque guadagnato qualcosa grazie al suo ruolo dietro le quinte quando il film è uscito. Tuttavia, ha affermato di aver imparato una “lezione” attraverso i suoi sforzi, spiegando:
Penso che uno dei grandi nemici della creatività sia troppo tempo e denaro, e quel film non aveva né tempo né denaro. Ha davvero favorito la focalizzazione sul personaggio rispetto allo spettacolo, che è un po’ più difficile da realizzare in un film tratto da un fumetto. Ero così coinvolto in ogni micro-dettaglio e non mi sentivo così da molto, molto tempo. Ricordo di aver voluto provare di più quella sensazione, non solo in Deadpool, ma in qualsiasi cosa.
Che ne pensate?