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Io Sono Leggenda è un meraviglioso film tratto dall'altrettanto stupendo romanzo dell'autore Richard Matheson. Scopriamo le differenze tra i due.
Io Sono Leggenda uscì nel 2007, ottenendo un successo e una risonanza che vibra ancora oggi. Nonostante sia un film con una trama ormai abbastanza consolidata per il suo genere, grazie alla grande performance di Will Smith e momenti di azione alternati ad altri di riflessione e commozione, continua ad essere una pellicola molto apprezzata e godibile.
Come tutti i film, anche Io Sono Leggenda sta risentendo degli effetti dello scorrere del tempo, con effetti speciali che ormai sembrano quasi obsoleti e nettamente sorpassati. Ciò non distoglie, comunque, dall’ottimo ricordo di chi, in quegli anni, vide per la prima volta questo film post apocalittico con i vampiri.
Io Sono Leggenda è tratto dal romanzo omonimo, scritto nel lontano 1954 dall’autore statunitense Richard Matheson. Lo scrittore è stato anche sceneggiatore di molte pellicole di successo, tra cui Duel di Steven Spielberg. La sua influenza è stata decisiva sia per la letteratura che per il cinema horror, con personaggi come Stephen King o George Romero che dalle sue opere hanno tratto ispirazione e ricevuto molte influenze.
Il romanzo e il film di Io Sono Leggenda sono ben diversi l’uno dall’altro, ambientati in epoche diverse e con uno sviluppo psicologico e comportamentale dei protagonisti molto accurato e dettagliato, che merita un approfondimento, insieme alle altre differenze tra queste due bellissime opere. Scrivete nei commenti se conoscevate il romanzo e ne avevate colto le differenze! Buona lettura!
Il film inizia con il dottor Robert Neville (Will Smith), un brillante scienziato militare, che sembra essere l’ultimo uomo rimasto a New York. Neville conduce una vita solitaria, vivendo nel centro della città con la sua fedele pastore tedesco, Samantha, e passando le giornate a cercare una cura per il virus che ha devastato la popolazione mondiale tre anni prima. Il virus, originariamente sviluppato come cura per il cancro, ha invece trasformato la maggior parte degli umani in creature simili a vampiri, che si nascondono dalla luce del sole e cacciano di notte.
Neville continua a trasmettere messaggi radio nella speranza di trovare altri sopravvissuti e di scoprire una cura. Di notte, si barrica nel suo appartamento fortificato, mentre di giorno esplora la città deserta in cerca di provviste e di campioni di sangue infetto per i suoi esperimenti.
Essere apparentemente l’unico umano sopravvissuto mette a dura prova la mente di Robert, che sembra iniziare a vacillare a causa della solitudine indotta dal disastro apocalittico. La lotta contro i vampiri è serrata, tra agguati e trabocchetti, e a farne le spese sarà proprio la fedele Samantha, costretta ad essere soppressa dallo stesso Neville.
Quando tutto sembra ormai andare a rotoli, ecco una bagliore di luce: una donna e un bambino, Anna e Ethan, rintracciano Robert e lo salvano da un attacco notturno dei vampiri. Rientrati a casa, vengono braccati e stanati dai non morti. L’unica speranza per il genere umano risiede nella cura che Neville è riuscito a iniettare ad una vampira, ormai sulla via della guarigione. Consegnato il prezioso vaccino ad Anna, Robert si lascia esplodere insieme ai vampiri, garantendo loro la fuga e divenendo Leggenda.
Il film Io Sono Leggenda è ovviamente adattato alla contemporaneità, strizzando l’occhio più al genere zombie che a quello dei vampiri. Nel romanzo, invece, la figura dei non morti è resa in maniera molto più tradizionale, con i vampiri che sembrano essere dei calchi delle loro controparti romanzesche gotiche, sensibili ad aglio, acqua santa e croci.
L’ambientazione è pressoché la stessa, nonostante nel romanzo non venga mai specificato in quale città ci si trovi esattamente. Una scelta che aumenta il senso di smarrimento e che, in fin dei conti, palesa un concetto semplice quanto terrificante: quando sei l’unico rimasto, importa poco dove ti trovi. A livello temporale, invece, il romanzo si proietta di un ventennio avanti rispetto alla sua data di pubblicazione.
Il personaggio di Robert Neville è molto meno portato all’azione nel romanzo, dove viene descritto come un uomo comune che combatte contro la solitudine e i ricordi, oltre che le tentazioni. Infatti, come le vampiresse del romanzo di Stoker, Dracula, anche le sensuali figure che si avvicendano ogni notte di fronte casa di Robert, nel romanzo, tentano in tutti i modi di trascinarlo fuori dal suo luogo sicuro, per trasformarlo in un loro simile. Perché l’obiettivo dei vampiri del romanzo Io Sono Leggenda non sembra essere quello di divorare e basta, ma anche garantire la sopravvivenza della loro specie. La stessa defunta moglie di Robert, nel romanzo, ritorna dalla morte alla ricerca del marito.
Emblematico, in questo senso, è un personaggio che non compare nel film con Will Smith: la giovane Ruth. Apparentemente una ragazza smarrita e sola, Ruth viene accolta in casa da Robert, non senza timori e paure. La giovane si rivelerà però essere una vampira, ma non una predatrice assetata di sangue. Bensì la rappresentate della nuova futura specie dominante, senziente e che non risponde ai meri istinti predatori.
Nel romanzo Io Sono Leggenda i gruppi di vampiri sono due: un gruppo agisce esattamente come ci aspetteremmo, predando e cacciando; l’altro sta evolvendo la propria specie a dominatrice del pianeta. Un processo evolutivo da far invidia a Darwin, di cui Robert è testimone. La chiave di lettura del titolo dell’opera Io Sono Leggenda sta tutta nella scena finale del romanzo, carica di significato e di impatto: Neville, imprigionato e catturato da Ruth e i suoi, viene condannato a morte perché visto come una minaccia. Prima dell’esecuzione, osserva dalle sbarre alla finestra della sua cella la folla di vampiri impauriti che lo scrutano e attendono la sua fine.
Non solo loro i mostri, lo è lui. Lui è il solo, il diverso. Lui è Leggenda.
Ciò che è reso in egual modo tra le due versioni è sicuramente l’aspetto psicologico di Robert Neville. La crescente solitudine e lo stato confusionale è crescente fino alla riscoperta della lucidità, buona o cattiva che sia. Commovente in Io Sono Leggenda è, senza dubbio, il rapporto generatosi tra Robert e Samantha, con la scena della sua soppressione che ancora genera commozione e sofferenza. Nel romanzo avviene un fatto analogo, con il protagonista che riesce ad allevare per una settimana un trovatello e riesce dargli qualche ultimo giorno di vita decente, prima della sua dipartita.
Un evento descritto con un dolcezza rara e che immedesima il lettore nello stato in cui versa lo spirito di Robert, desideroso solo di avere compagnia fino alla fine dei suoi giorni, che ormai vede prossimi. Un momento che quasi allontana la mente dallo stato apocalittico in cui ormai versa il mondo descritto in Io Sono Leggenda, prima di ripiombarci pesantemente.
Matheson, rispetto all’epicità del film, ha dato molto più spazio al flusso di coscienza di Robert, dando l’occasione di esplorare, attraverso i suoi occhi, un mondo terrificante e sull’orlo del baratro. Le teorie su come ciò sia avvenuto non vengono mai esplicate del tutto. Non si sa se sia un virus, un adattamento evolutivo o altro. La confusione di Robert è la nostra stessa che leggiamo il libro, e ci accompagna per tutto l’arco della narrazione.
Se nel film il personaggio interpretato da Will Smith può fare capo alla sua conoscenza e competenza scientifica per combattere contro solitudine e paura, ciò non si può dire del Robert Neville del romanzo. Essendo un uomo semplice, deve fare uso delle poche conoscenze e passioni che ha per contrastare la crescente voglia di porre fine al suo tormento. Un continuo gioco di contrasti e riflessioni che donano uno spessore considerevole alla trama di Io Sono Leggenda.
Io Sono Leggenda di Richard Matheson è precursore di un genere molto apprezzato e di successo. Basti pensare a The Last Of Us o The Waliking Dead. Senza l’apporto di questo romanzo, probabilmente, non avremmo avuto modo di ammirare e apprezzare questo genere di film o serie tv, oltre ovviamente alla sua meritevole trasposizione cinematografica.
Will Smith: Robert Neville
Alice Braga: Anna
Charlie Tahan: Ethan
Dash Mihok: maschio infetto
Salli Richardson: Zoe Neville
Willow Smith: Marley Neville