Skarsgård non è troppo convonti dal look di Eric in Il Corvo
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Il 28 agosto arriverà al cinema il reboot de Il Corvo, film diretto da Eric Sanders che vede Bill Skarsgard interpretare Eric Draven, ruolo che fu del compianto Brandon Lee nel 1994 (qui il trailer). In una recente intervista con Empire Magazine, l’attore ha rivelato che c’è un aspetto del suo look nel film di cui non è del tutto soddisfatto. L’attore aveva appena terminato le riprese del film d’azione Boys Kills World quando ha iniziato la rivisitazione del film di Sanders, il che significa che era molto più tonico e muscoloso di quanto avrebbe voluto
Mi sentivo molto strano ad essere in forma così smagliante per Eric. Volevo che fosse molto più magro! Insomma, non era certo il tipo di persona che avrebbe mai passato tanto tempo in palestra. In un mondo perfetto, almeno nella prima metà del film, non sarebbe certo stato così in forma.
Nel frattempo questo reboot de Il Corvo continua a ricevere molte critiche. Qualche settimana fa infatti il film è stato visto in anteprima da Cliff Dorman, sceneggiatore di Warrior che, in un tweet ora cancellato, ha avuto parole durissime per il film, scrivendo:
Se ipoteticamente uno vedesse una proiezione de Il Corvo che Lionsgate distribuirà ad agosto, potrebbe dire che è orribile, è inguardabile, non sprecate i vostri soldi, o non riesco a credere che sia così peggio dell’originale. Lo è. E non fatelo
Queste non sono di certo le prime critiche che piovono su questo reboot de Il Corvo. Alex Proyas infatti, regista del primo film del 1994, ha avuto parole davvero dure nei confronti del film, subito dopo la pubblicazione del trailer, in un post su Facebook, ora cancellato.
Non provo davvero alcuna gioia nel vedere la negatività rivolta al lavoro di altri registi – aveva scritto Proyas su Facebook. E sono certo che il cast e la troupe avessero davvero tutte le buone intenzioni, come tutti noi in qualsiasi film. Quindi mi dispiace dire altro su questo argomento, ma penso che la risposta dei fan la dice lunga. [‘Il Corvo’] non è solo un film. Brandon Lee morì mentre lo realizzava ed è stato concluso come testimonianza del suo splendore perduto e della tragica perdita. Il film è la sua eredità. Ed è come dovrebbe rimanere
Che ne pensate?