Longlegs è uno dei film più attesi dell’anno. A quanto pare Nicolas Cage nei panni del serial killer è terrificante: “Serve una nuova parola per descriverlo!”
Sono tutti già terrorizzati da Longlegs, l’horror con Nicolas Cage nei panni del serial killer che dà il titolo al film, diretto da Osgood Perkins con Maika Monroe e Alicia Witt. Negli Stati Uniti è uscito questa settimana e a quanto pare sta già spopolando grazie a una formula che mescola neo-noir e thriller con elementi inquietanti e sovrannaturali, in una atmosfera davvero da brividi.
Le protagoniste femminili hanno parlato particolarmente della trasformazione straordinaria di Cage nel killer. La Witt ha detto: “Non avevo idea di quanto sarebbe stato spaventoso! Voglio dire, faceva talmente paura che ti servirebbe una nuova parola per descrivere come appare!”
“È così contorto e certamente ha aiutato con il mio lavoro per via della mia interazione con lui nel film, tutto quello che devi fare è guardarlo e saprai che quell’uomo non sta bene – cioè, non sta bene nel profondo”. Della Monroe già si sa che i battiti del suo cuore sono saliti a 170bpm la prima volta che si è trovata di fronte “Longlegs”.
“Quando sono entrata e ho visto Nicolas Cage per la prima volta nei panni di Longlegs, quella è stata una esperienza viscerale che non dimenticherò mai”. Nel frattempo, lo stesso Cage ha parlato di come, nell’interpretare l’antagonista del film, gli sia venuta d’ispirazione, imprevedibilmente, la memoria di sua madre.
“Non che fosse satanica”, spiega l’attore “Ma la sua vocalità, il modo in cui si muoveva. Lei parlava tipo: ‘Oh, Nicky, sembravi proprio un piccolo uccellino quand’eri nato’. E questo era proprio spaventoso. Penso che mia mamma abbia fatto il meglio che ha potuto nella situazione che si trovava ad affrontare, ma era comunque spaventosa”.
Il film è uscito negli Stati Uniti il 12 luglio, dopo essere stato promosso con una strategia di guerrilla marketing che invitava per esempio a chiamare un numero telefonico sconosciuto (a cui rispondeva Longlegs) o diffondeva messaggi in codice relativi alla simbologia usata nel film. Un tipo di promozione che è stata associata a quella di The Blair Witch Project.
Ancora non si sa quando il film uscirà in Italia, ma le aspettative sono già alle stelle. Voi siete curiosi? Diteci cosa pensate su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp