Un horror dalle premesse avvincenti ma presto perso in una trama prevedibile, colpi di scena poco ricercati e fin troppi jump-scare per il genere. Un altro esempio di una buona idea gestita male, diluita in troppi cliché e indistinguibile nel risultato da molti altri film d’orrore di oggi o di ieri.
Poolman
La terrificante commedia diretta da Chris Pine, al suo debutto alla regia e anche protagonista, si è rivelata un fiasco totale. La sceneggiatura scollata e le gag forzate hanno potuto fare poco per rendere convincente un film che sembra più una serie di sketch (pessimi) scollegati che una storia coerente.
Argylle
Nonostante vari nomi notevoli come quelli di Bryan Cranston, Sam Rockwell, Henry Cavill, Samuel L. Jackson (e, per qualche motivo, Dua Lipa), lo spin-off di Kingsman e che dovrebbe iniziare tutto un suo “spy universe” si è rivelato una parodia della parodia del genere, tanto impegnato nel tentativo di far ridere e di stupire quanto poco capace di raggiungere l’obiettivo.
Winnie the Pooh – Sangue e Miele 2
Il secondo film nel franchise del Winnie the Pooh horror mira più in alto (e chiaramente con più mezzi) del primo, ma questo non significa che sia un film più riuscito. Tra quindici o forse vent’anni questi exploit saranno dei cult, ma per ora appaiono più come esperimenti provocatori girati tanto perché lo si può fare.