Nella sua vita Forrest Gump ne passa, come sappiamo, di tutti i colori. Coinvolto volente o nolente in moltissimi momenti importanti della storia americana, una delle tante cose che fa è investire in Apple quando l’azienda di Steve Jobs e Steve Wozniack è appena nata. E ne abbiamo testimonianza con questa lettera, che gli arriva a casa.
Peccato che nel momento in cui è ambientata la scena, il 1975, il logo della mela con l’arcobaleno non esiste ancora, e inoltre è ancora presto perché l’azienda tech sia quotata in borsa. Il suggerimento è quello di credere nel futuro e tentare imprese impossibili, sottotesto ricorrente in Forrest Gump. Ma l’errore rimane.
7. Harry Potter e la Camera dei Segreti
Il secondo film della saga di Harry Potter rimane, assieme al primo, uno dei più riusciti, convincenti e memorabili della serie, anche perché molto fedele ai libri di J.K. Rowling. Peccato per questa piccola distrazione: nella scena in cui Draco Malfoy duella con Harry, tra gli studenti di Hogwarts vediamo comparire, sulla sinistra, un cameraman con tanto di macchina da presa.
Questo dettaglio è in qualche modo sfuggito, ed è finito nel film. L’inquadratura dura pochissimo e serve davvero un occhio di falco per notarlo. Comunque non rovina l’insieme, certo non più di quanto si è fatto in altri film della serie come il sesto, particolarmente mal riuscito e colmo di elementi sbagliati, anche se “previsti”.
8. Pirati dei Caraibi: la Maledizione del Forziere Fantasma
Questo piccolo errore nel secondo film della saga di Pirati dei Caraibi con Johnny Depp non riguarda un oggetto o una comparsa fuori posto nella diegesi, ma un errore di scrittura. Tra i dialoghi del film, ad un certo punto Will Turner (Orlando Bloom) chiede a qualcuno dove sia finito Jack Sparrow, e gli viene risposto che è andato “a ubriacarsi a Singapore“.
Peccato che nell’anno di ambientazione del film, il 1729, Singapore non esista ancora. O perlomeno, non con questo nome: la colonia britannica nella storica città stato oceanica viene stabilita solo nel 1824, quasi un secolo dopo rispetto agli eventi a cui assistiamo. Ma menzionare Singapore ha certamente sempre un fascino esotico, in un film come questo.
9. Il Laureato
Uno degli errori più significativi della storia del cinema: dopo aver convinto la ragazza a fuggire con lui a bordo di un autobus, Benjamin (Dustin Hoffman) rimane in silenzio con lei, non sapendo che cosa dire. La scena è diventata metaforica di quella ricerca strenua di una libertà assoluta, negli anni ’60, che però una volta raggiunta poteva dimostrarsi vacua ed inessenziale.
Il punto è che non era prevista. Sam O’Steen, il montatore del film, fu incaricato di girare questa sequenza ma si dimenticò di interrompere la ripresa, così Hoffman e Katharine Ross, l’attrice, rimasero in silenzio letteralmente perché non sapevano le loro battute. Per fortuna, la scena è stata mantenuta così ed è diventata una delle migliori sequenze finali del cinema moderno.
10. Star Wars
In questo caso parliamo di un’intera saga, e parliamo più di una scelta stilistica che di un errore. Momenti spesso culminanti nei film di Star Wars sono gli scontri nello spazio, che spesso si concludono con delle esplosioni agghiaccianti. Le quali, però, difficilmente potrebbero avvenire in maniera così spettacolare.
Una esplosione ha infatti bisogno di ossigeno per verificarsi, e nello spazio come sappiamo non ce n’è. In più sentiamo chiaramente i suoni degli spari e dei combattimenti, così come delle deflagrazioni: ma il suono è un’altra cosa che, in assenza di aria, non può propagarsi. Scientificamente inaccurato insomma, e d’accordo. Ma vi immaginate i film di Star Wars senza questi effetti?