Shadow of the Erdtree – Bentornata From Software

Condividi l'articolo

Lo scorso 21 giugno è stato finalmente rilasciato l’attesissimo Shadow of the Erdtree, che naturalmente ha monopolizzato le attenzioni di tutti i fan e della più ampia community di videogiocatori.

Come è accaduto nel 2022, con l’uscita di Elden Ring, tutti gli appassionati sono rimasti rapiti dalla nuova creazione di From Software, che ha contribuito a rivoluzionare l’idea di open-world e ha portato il genere soulslike ad essere riconosciuto e dominante nell’industria.

Il design dei titoli di From Software era pensato per rivolgersi ad una nicchia ben specifica di giocatori, una nicchia molto devota che ha apprezzato le creazioni di Miyazaki nell’ultimo decennio. Con l’enorme successo di Elden Ring questa platea si è finalmente aperta, portando questo genere a dominare l’industria negli ultimi due anni.

Occore specificare l’immensa popolarità di Elden Ring per capire questa espansione, che ha sicuramente risposto a molte delle critiche presentate al design del GOTY 2022 ma ha anche fatto capire alle nuove leve cosa significa davvero confrontarsi con un soulslike.

Per entrare nella Land of Shadow, la mappa dove si ambienta Shadow of the Erdtree, è necessario aver sconfitto Mohg e Radhan, due boss opzionali del gioco base che aggiungono un’ulteriore barriera all’entrata oltre il costo di 40 euro iniziali. Una volta battuti possiamo recarci al Palazzo di Mohg e parlare con un NPC che ci permetterà di entrare nella nuova area.

La prima occhiata alla Land of Shadow è da togliere il fiato e in un attimo ci fa capire che abbiamo davanti a noi un’altra immensa mappa da esplorare nei minimi dettagli. Già dai primi minuti di esplorazione però realizzeremo anche un altro importantissimo elemento di questa nuova espansione, ovvero gli immensi danni che i nemici sono in grado di infliggerci rispetto a quelli del gioco base.

Nuova area, nuove meccaniche

Elden Ring Furance Golem Header

La gran parte dei giocatori che sono entrati nella Land of Shadow al lancio avevano presumibilmente finito il gioco, alcuni più di una volta. Stiamo quindi parlando di personaggi fra il livello 130 e 150 con build pronte e armamenti potenziati al massimo.

Questa consapevolezza ha portato From Software a voler ricreare un’atmosfera di mistero che avrebbe messo in difficoltà anche i giocatori più navigati. Inutile dire che qualunque nemico si incontri non tarderà a dare una lezione di umiltà anche al Senzaluce più preparato.

Questo accade perchè i danni inflitti nuovi nemici sono stati incrementati a dismisura e per far fronte a tutto ciò, From Software introduce due oggetti fondamentali: i Frammenti di Albero Ombra e le Ceneri di Spirito Venerate.

Questi due oggetti vengono introdotti in Shadow of the Erdtree proprio per contrastare la quantità punitiva di danni inflitti dai nuovi nemici e per rendere più potenti le nostre Evocazioni.

Sebbene questa nuova meccanica abbia ricevuto diverse critiche si tratta di un modo piuttosto elegante di permettere ai giocatori di modulare la difficoltà del DLC, che sicuramente coglierà di sorpresa anche i più esperti. Esplorare l’immensa area dove si ambienta questa espansione acquista così uno scopo ulteriore, legato al gameplay e alla necessità di renderci la vita più facile scovando la posizione di questi oggetti.

Design ed esplorazione

elden ringdlc

È evidente come Miyazaki e il suo team abbiano ascoltato i feedback dei fan negli ultimi due anni, perchè questa espansione cerca di correggere e reinterpretare in qualche modo le principali mancanze del design di Elden Ring.

Il design della mappa di gioco è molto più compatto e, pur lasciando ampi spazi aperti e una superfice esplorabile di considerevoli dimensioni, From Software ha cercato di concentrarsi maggiormente su ambientazioni e dungeon rifiniti nei minimi dettagli. Questi cosiddetti ‘legacy dungeons’ garantiscono alla Land of Shadow un’aria molto più coesa e meno dispersiva rispetto al gioco base.

I vari castelli in cui si annidano segreti e boss sono progettati in maniera veramente magistrale e rievocano i tempi passati di From Software, che i fan di lunga data apprezzeranno sicuramente. Una menzione particolare va senza dubbio alla Rocca delle Ombre, il dungeon più impressionante di questa intera espansione.

Raggiungere questa location significa essere arrivati più o meno a metà del DLC ed esplorarla riporta la mente ai tempi Dark Souls III. Il design interconnesso e i segreti da scoprire culminano con la battaglia contro Messmer l’Impalatore, il boss simbolo di Shadow of the Erdtree che tutti attendevamo di affrontare dopo averlo visto nei trailer.

È davvero così difficile ?

ELDEN RINGdlc

Le polemiche attorno a Shadow of the Erdtree sono state incessanti, anche a causa del fatto che questa espansione è una delle più anticipate di sempre. Milioni di giocatori hanno deciso di tuffarsi subito nella Land of Shadow immediatamente al momento del lancio e hanno scoperto qualcosa che gli appassionati conoscevano da tempo.

Le espansioni di From Software alzano nettamente il livello di difficoltà del gioco baso e Elden Ring non ha fatto eccezione. Il design open-world dell’ultima creazione di From Software ha permesso l’accesso ad un bacino di utenza molto più ampio. Una delle ragioni per le quali il gioco ha riscosso questo enorme successo è legata alla possibilità garantita al giocatore di esplorare e modellare la difficoltà della propria esperienza a proprio piacimento.

Questa filosofia viene riproposta anche in Shadow of the Erdtree ma Miyazaki non rinuncia a porre ostacoli apparentemente insuperabili davanti al giocatore, perchè questo è il fulcro emotivo delle sue creazioni. Mettere gli utenti in situazioni incredibilmente svantaggiose per poter aver l’opportunità di provare soddisfazione trovando la forza di superarle.

Questa è sempre stata la linea guida dello studio giapponese, che con questo DLC lo ha brutalmente ricordato a tutti. Sostenere che i boss siano ingiustamente punitivi o che abbiano moveset troppo esagerate e complesse non è corretto a mio parere. A partire da Dark Souls III i boss ideati da From Software sono stati sempre più veloci e difficili da prevedere, per bilanciare anche la maggiore agilità concessa al giocatore.

Esistono inoltre infinite modalità per renderci la vita più facile. Oltre ad andare a caccia di Frammenti di Albero Ombra e Ceneri di Spirito Venerate, contro quasi tutti i boss avremo la possibilità di evocare alcuni NPC che ci aiuteranno nell’impresa e che si intrecciano nella narrativa.

From Software inoltre ha incluso nel DLC una varietà incredibile di nuovi armamenti, incantesimi e talismani studiati proprio per affrontare questa inedita sfida e che saranno disseminati per tutta la mappa.

In Shadow of the Erdtree le boss-fight sono indubbiamente spettacolari e metteranno a dura prova tutti coloro che aspirano a sconfiggerli ed è proprio questo che ci porta ad essere incredibilmente attratti da questo genere di videogioco.

In conclusione possiamo dire che Shadow of the Erdtree ci è piaciuto molto. Arricchisce l’esperienza del gioco base anche dal punto di vista narrativo e ci regala altre decine di ore da passare in questo affascinante Regno delle Ombre. Se avete amato Elden Ring privarvi di questa espansione sarebbe inspiegabile e le controversie che avete letto in questi giorni sono le stesse che emergono ogni volta che From Software rilascia un nuovo titolo. L’unica differenza è che questa volta la cassa di risonanza è più ampia e quindi le voci polemiche sembrano più numerose.

Seguiteci su LaScimmiaGioca e sul nostro canale WhatsApp