Lea Seydoux ricorda La Vita di Adele
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Sono passati 11 anni da quando, nel 2013, il film di Abdellatif Kechiche, La Vita di Adele, si aggiudicò la Palma d’Oro durante il Festival di Cannes. Il film racconta la storia della giovane Adele, interpretata da Adele Exarchopoulos, che intraprende un viaggio alla scoperta di sé stessa e della propria sessualità.
Accanto a lei c’è Léa Seydoux, che ha interpretato il ruolo del suo primo amore, l’artista bohémien dai capelli blu, Emma. La relazione tra i due personaggi è centrale nella trama del film, compresi i loro inizi esplosivi quando cominciano ad andare a letto insieme. La Vita di Adele presenta anche una lunga e vivida scena di sesso tra le due protagoniste. La rivista Variety ha descritto la scena come “la scena di sesso lesbico più esplosivamente esplicita degli ultimi tempi”.
E la scena è stata così carica che Léa Seydoux ha persino rivelato di averle fatto sorgere dubbi sulla propria sessualità. Quando l’Evening Standard le ha chiesto se avesse messo in discussione la propria sessualità dopo la produzione del film, ha risposto:
Io, come persona, come essere umano. Non è una cosa da poco girare quelle scene. Quindi, certo, mi sono messa in discussione, ma non ho avuto alcuna rivelazione.
La scena di sesso de La Vita di Adele ha trovato anche molti detrattori. Tra coloro che hanno criticato la scena c’era anche l’autore e illustratore francese Jul Maroh, autore della graphic novel da cui è tratto il film. Maroh ha criticato la scena definendola “pornografica”, così come il fatto che nessuna delle due protagoniste fosse interpretata da un’attrice LGBTQ+ in un film incentrato sull’identità e l’esperienza lesbica.
In un post sul blog, ha criticato la scena di sesso perché assecondava lo sguardo maschile, definendola “una brutale e chirurgica esibizione, esuberante e fredda, di cosiddetto sesso lesbico, che si è trasformato in porno”.
Tra le uniche persone che non abbiamo sentito ridacchiare c’erano i potenziali attori, troppo impegnati a rifarsi gli occhi con l’incarnazione delle loro fantasie sullo schermo.
Che ne pensate?