Parla Silvio Orlando
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Silvio Orlando è uno degli attori italiani con maggior esperienza e carisma del nostro attuale panorama cinematografico. Protagonista del prossimo Parthenope di Paolo Sorrentino, è sicuro un punto fermo del nostro cinema. Ospite del Filming Italy Sardegna Festival, ha parlato della differenza tra la sua generazione di interpreti e quella attuale.
Gli attori della mia generazione pensavano di essere soggetti politici: il nostro essere ‘umani’ serviva, la nostra opinione era importante. Gli attori di oggi hanno un atteggiamento più timido, li vedo più impauriti. Oggi ci sono attori in media molto più bravi di noi come apparato tecnico, ma forse noi avevamo in più questo fatto di sentirci utili alle sorti del mondo. Per me, quello dell’attore è uno dei mestieri più politici che ci siano – dice Silvio Orlando.
Quando lavoro mi metto a servizio della storia. La mia storia attoriale è quella di partire da me, da come sono fatto, di cercare nella mia vita quello che mi serve per il personaggio – prosegue Silvio Orlando. Questa abitudine, questo aspetto umano è il mio effetto speciale, il mio quid. Io non sono mai stato un settario, ho lavorato sia con Nanni Moretti che per Berlusconi.
Facevo ciò che sentivo mi facesse crescere, senza perdere di vista un mio baricentro. Quando sentivo che stavo per perdermi ho sempre cercato di mantenere una mia dignità . E anche se tecnicamente ora sono un pensionato ho fatto una carriera che era quella che immaginavo e che avrei voluto. Ora mi sto dedicando ad essere un essere umano più decente.
Andando avanti Silvio Orlando ha parlato di come, seocndo lui, il movimento MeToo abbia influenzato positivamente l’industria.
Il movimento ha creato qualcosa di importante, non solo per le donne ma per noi uomini Negli anni Sessanta e Settanta le donne sui set erano prede, selvaggina. Era una cosa più sottile della violenza fisica, una legge non scritta per cui se la donna non stava al gioco diventava quasi un elemento di disturbo di questo meraviglioso mondo cameratesco maschile
Anche io ho avuto i miei sbandamenti ‘sessuo maniaci’, tutto il cinema prima lo era – ammette Silvio Orlando. Ma ora, dopo il MeToo i set sono luoghi più vivibili, più tranquilli. Si pensa più al film, poi dopo se scattano le storie d’amore perché no, però il movimento ci ha migliorato. Tutti.
Che ne pensate?