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Dracula Untold si propone come un approfondimento sulle origini del Vampiro, ma finisce col divenire una mera caricatura di se stesso.
Dracula Untold è un film del 2014 diretto da Gary Shore e con protagonista Luke Evans nei panni di Vlad III di Valacchia, il famoso principe che ha dato origine alla leggenda di Dracula. L’ennesima pellicola dedicata al terribile Vampiro ma che, ancora una volta, floppa clamorosamente scostandosi dall’opera originale e vagando su fronti ben lontani dalle atmosfere gotiche e cupe che meglio calzerebbero ad una storia sul Principe delle Tenebre.
Dracula Untold, inoltre, sarebbe dovuto essere il film che dava il là al così detto Dark Universe, un ambizioso progetto cinematografico dedicato alle figure più famose del mondo dell’horror classico, già visto tra gli anni ’30 e ’50 del novecento. Essendosi rivelato un flop, Dracula Untold fu sostituito da La Mummia, con Tom Cruise, come film lancio per questo franchise, nel 2017. Dopo il flop anche di quest’ultimo, il progetto del Dark Universe sembra essere stato accantonato del tutto.
Proviamo a capire insieme come mai Dracula Untold sia stato giustamente bollato come flop, analizzando il modo in cui è stata sviluppata la figura del suo protagonista, cioè proprio Dracula. Buona lettura!
Vlad III (Luke Evans) è un guerriero temuto e rispettato, noto per la sua brutalità in battaglia. Tuttavia, ora desidera solo pace per il suo regno e la sua famiglia. La tranquillità viene spezzata quando il sultano Mehmed II (Dominic Cooper) richiede 1000 ragazzi, incluso il figlio di Vlad, Ingeras (Art Parkinson), come tributo per l’esercito ottomano. Determinato a salvare suo figlio e il suo popolo, Vlad cerca una soluzione disperata.
Durante una ricognizione sulla montagna Picco dal Dente Rotto, scopre una creatura oscura e potente, il Maestro Vampiro (Charles Dance). Questo antico vampiro offre a Vlad un potere straordinario: se beve il suo sangue, avrà forza sovrumana e abilità soprannaturali per tre giorni, ma se cederà alla sete di sangue umano, sarà dannato per l’eternità .
Spinto dalla disperazione, Vlad accetta il patto e acquisisce incredibili poteri: forza, velocità , la capacità di trasformarsi in un pipistrello e sensi acutissimi. Tuttavia, insieme ai poteri arriva un’inarrestabile sete di sangue. Tornato al suo castello, utilizza le sue nuove abilità per sconfiggere facilmente gli eserciti ottomani. Le sue vittorie spettacolari e la sua trasformazione in un essere oscuro iniziano a spaventare il suo popolo, che lo vede come una minaccia.
Durante la battaglia finale, Mehmed rapisce Mirena (Sarah Gadon), la moglie di Vlad, e suo figlio. Mirena viene spinta da una torre e, mentre muore tra le braccia di Vlad, lo supplica di bere il suo sangue per salvare Ingeras. Con il cuore spezzato, Vlad accetta, completando la sua trasformazione in un vampiro.
Con il potere del sangue di Mirena, Vlad affronta Mehmed in un’epica battaglia e riesce a sconfiggerlo, salvando Ingeras. Tuttavia, il prezzo è alto: Vlad è ora un vampiro per l’eternità . Decide di allontanarsi per proteggere suo figlio da lontano. Nel finale, Vlad ordina ai suoi sudditi di fuggire, lasciandosi apparentemente morire, prima di essere tratto in salvo. Ma il patto con il Maestro Vampiro non è ancora finito. La conclusione si svolge ai giorni nostri, dove Vlad, ora Dracula, incontra una donna identica a Mirena, suggerendo che la sua storia continui anche dopo l’epilogo di Dracula Untold.
Dracula Untold non è un film inguardabile, ma scivola facilmente nell’anonimato. Gli effetti speciali sono buoni; le scene di battaglia ben coreografate; vi è una discreta suspense nella parte iniziale, quando avviene l’incontro con il Maestro Vampiro. Il tutto però non basta a reggere una trama abbastanza anonima, che poco ha di intrigante sul passato di Vlad e, quindi, di Dracula. Il punto sta tutto lì: si vuole puntare ad un film sulle origini del Vampiro? Bene, ma deve, in qualche modo, essere collegato fedelmente al romanzo originale.
La narrazione su Dracula scaturisce, per la maggior parte, dal romanzo di Bram Stoker. Lo stesso autore, nella sua opera, esponeva informazioni dettagliate e storicamente attendibili sulla storia e le origini della famiglia del Conte, attraverso il racconti dello stesso Dracula. In Dracula Untold c’è un backgroud storico consistente, ma ne rimane poca traccia a causa di uno scarso approfondimento sulle dinamiche personali e politiche dei protagonisti, oltre che di una pessima caratterizzazione degli scopi e delle motivazioni interiori che muovono le loro azioni.
L’idea di trasformare un personaggio animalesco e demoniaco come Dracula per umanizzarlo era stata già affrontata da Francis Ford Coppola in Dracula di Bram Stoker, ma poco aveva dell’aspetto nell’immaginario collettivo del Vampiro. Perché è vero che il cinema ci ha regalato illustrazioni diverse su questa figura mitologica, ma resta il fatto che Dracula è un essere assetato di sangue e che il suo scopo è nutrirsi e abitare gli incubi dell’essere umano. Dracula Untold tenta di seguire l’ispirazione di Coppola, quindi un Dracula innamorato e con sete di vendetta, trasformandolo in una specie di antieroe.
Una scelta che non convince del tutto, in virtù di quanto detto precedentemente. Un eroe tragico che lotta per difendere il suo popolo ed è costretto a compiere questa scelta di trasformarsi in una creatura della notte, tormentato dai sensi di colpa. Probabilmente tale concezione è stata influenzata, contestualizzando il periodo di uscita del film, con la crescente moda del film Marvel, con il protagonista di Dracula Untold più simile ad un tormentato super eroe che una figura dell’immaginario horror. È come se si fosse voluto “ripulire” la fama di questo personaggio, acchiappando qualche fan dei film sui supereroi. La storia ci dice che è stato un fallimento.
Non v’è traccia del carisma di Dracula, se non nella figura del Maestro Vampiro, molto più vampiresco del suo burattino Vlad. Coerente con gli scopi di manipolazione e tormento eterno che sono riconducibili alla figura del Conte descritto da Stoker, egli è un predatore dotato di intelletto, che sa quando riconoscere un’opportunità da rigirare in suo favore. Maledetto da un demone antico, incarna l’essenza gotica che contorna la figura di Dracula, oltre che nell’estetica. Una piccola anticipazione di quale potrebbe essere il futuro di Vlad. Una delle poche note positive di Dracula Untold.
Possiamo annoverare anche stereotipi e cliché della peggior specie, come il Vampiro che odia l’argento ma senza spiegarcene il perché, e in un film sulle origini di Dracula ci poteva stare un lume in più su questo aspetto; o il fatto che bastino delle nuvole a permettergli di muoversi liberamente allo scoperto, in barba a fusi orari e discorsi di rigenerazione. In un polverone di confusione e prevedibilità , Dracula Untold si è scavato la fossa da solo.
Luke Evans: Vlad III di Valacchia
Sarah Gadon: Mirena / Mina Harker
Charles Dance: Maestro Vampiro
Dominic Cooper: Maometto II
Zach McGowan: Shkelgim