Zelda: i fan accusano Nintendo di deriva “woke” [FOTO]

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Molti fan sono scontenti del fatto che Zelda sia per la prima volta protagonista della saga che porta il suo nome da quarant’anni, e via social lanciano accuse di deriva “woke”

La protagonista del nuovo gioco della serie The Legend of Zelda è femmina, quindi secondo molti fan scontenti trattasi di deviazione “woke”, anche se la ragazza in questione è la stessa Zelda in persona. La quale, per inciso, è sempre apparsa nei giochi della saga fin dl 1986 ma in ruoli principalmente passivi, mentre l’eroe Link è sempre corso a salvarla.

In molti hanno accolto bene la novità rappresentata dal cambio di prospettiva in Echoes of Wisom, il nuovo titolo della saga in uscita tra qualche mese; e del resto non si tratta di una scelta isolata: basti pensare che la stessa cosa è successa con la saga di Super Mario, dato che in Princess Peach: Showtime!, sempre nel 2024, la principessa Peach è stata a sua volta per la prima volta protagonista di un gioco.

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Poco importa, perché come c’era anche un po’ da aspettarsi la scelta di rendere Zelda personaggio giocabile principale ha creato dissenso tra i fan storici, che si sentono a disagio all’idea di vestire i panni di una figura femminile – parliamo di fan maschi, ovviamente – pure se è quella che da il nome alla stessa serie.

E non è tutto, perché non solo stavolta la principessa è protagonista, ma sarà lei a dover salvare Link e non più viceversa. In parecchi hanno espresso la loro frustrazione nei commenti su YouTube, quando il gioco è stato svelato durante la recente Nintendo Direct, e immancabilmente anche su X.

Alcuni commenti, poi cancellati, hanno parlato di “disservizio” nei confronti di Zelda, sostenendo che si doveva esplorare di più il suo “background” e che rendere lei giocabile e non Link sia totale “follia”. Alcuni screen di altri commenti rimossi sono stati “catturati”, e li potete vedere qui per farvi un’idea.

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Al di là di tutto ciò, c’è una certa curiosità verso il nuovo gioco non solo per il cambio di protagonista ma anche per il gameplay inedito, costruito su una meccanica originale di “sdoppiamento” degli oggetti, che promette come nei migliori giochi Nintendo di esplorare nuove possibilità pure con una serie vecchia di quasi 40 anni. Noi, da parte nostra, siamo decisamente curiosi.

Fonti: NME, DualShockers

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