Su Netflix trovate Baby Reindeer, miniserie che racconta un assurda storia di stalking vissuta dal protagonista Donny e ispirata alla vera esperienza vissuta dal creatore e attore principale Richard Gadd a causa di una donna che nella serie è chiamata Martha (qui la nostra spiegazione del finale). Si tratta chiaramente di nomi fittizi e la vera identità dei protagonisti dello show non è stata rivelata.
Tuttavia la donna che ha ispirato lo show, Fiona Harvey, è venuta allo scoperto prima rilasciando un’intervista a Piers Morgan (qui per vederla) e poi portando in tribunale il gigante dello streaming, denunciandolo per diffamazione e chiedendo addirittura 170 milioni di risarcimento (qui i dettagli).Â
L’avvocato della donna, Richard Roth ha parlato con Chris Cuomo nel suo show, spiegando l’effetto che Baby Reindeer sta avendo sulla vita della sua cliente:
Netflix inizia la serie e non dice ‘è basata su una storia vera’ o ‘ispirata a una storia vera’. Dice cinque parole: ‘Questa è una storia vera’. Se Netflix intende commercializzare qualcosa come una “storia vera”, è meglio assicurarsi che sia vera. Si scopre che è stata condannata per stalking e ha trascorso quattro anni e mezzo in prigione. Non è mai successo. Non è mai stata arrestata
Cuomo si è poi chiesto come avrebbero fatto le persone a sapere che Fiona Harvey era la Martha di Baby Reindeer nella vita reale se non si fosse fatta avanti lei stessa.Â
Al giorno d’oggi, se vuoi mandare qualcuno in TV, devi almeno mascherarne l’identità . Ha la stessa taglia, ha lo stesso accento scozzese, frequentava lo stesso bar – ha sostenuto Roth.Â
L’avvocato ha aggiunto che era molto facile scoprire chi era Martha nella vita reale facendo una rapida ricerca su Google o sui social media. Di conseguenza, “è stata molestata. È stata perseguitata. Sta ricevendo minacce di morte. Ha paura di andare a fare la spesa e non è un personaggio pubblico“
Nessuno sa meglio di te che viviamo in un mondo in cui prosperano le notizie false – ha detto Roth riferendosi a Cuomo. Quando qualcuno dice: “Questo è vero”, è meglio che sia vero. E non è diverso con la tua rete”