Avete presente la scena terrificante di The Blair Witch Project in cui i tre ragazzi scappano nel bosco di notte e Heather grida: “Che ca**o è quello?”. Ebbene, anche se noi spettatori non lo vediamo, c’era davvero qualcosa lì con loro
Blair Witch Project: il mockumentary più terrificante di sempre
In The Blair Witch Project ci sono moltissime scene terrificanti, e lo sono perché la regia del film, affidata ai tre protagonisti Heather, Michael e Joshua (su indicazioni degli autori) è saggiamente pensata per alzare la tensione al massimo e nel contempo mostrare pochissimo, anzi praticamente nulla, di direttamente spaventoso.
Viviamo il terrore dei tre ragazzi come se fossimo lì con loro e come loro abbiamo una paura tremenda di vedere qualcosa di orribile ad ogni secondo. La natura finto-amatoriale e mockumentaristica del film contribuisce all’atmosfera, abbattendo ogni aspettativa e ogni struttura narrativa e lasciandoci nel più completo timore di una delle cose che fanno più paura in assoluto: l’ignoto.
Strani rumori e voci, di notte, nel bosco, da soli
Una delle scene più spaventose, sicuramente uno dei climax del film, arriva circa a metà: i tre ragazzi sono già spaventati, confusi e dispersi nella foresta, il loro progetto si è trasformato in un incubo e vorrebbero solo tornare a casa. Quando cala la notte vengono sorpresi da suoni orribili e misteriosi, comprese quelle che sembrano risate di bambini. A quel punto, qualcosa scuote la loro tenda.
I tre fuggono via terrorizzati ed è allora che, in tono assolutamente convincente (ricordiamo che sta recitando, tecnicamente) Heather strilla terrorizzata: “Che cazzo è quello?” / “What the fuck is that?”, riferendosi a qualcosa che noi spettatori non possiamo vedere, perché la telecamera non la inquadra.
Il dietro le quinte: come venivano “preparati” gli attori
Non sappiamo di cosa si tratti all’interno della narrazione: forse della stessa Strega di Blair, forse di qualcosa di ancora più orribile, forse di una cosa strana e inquietante in maniera grottesca come le sculture di bastoncini di legno che i tre ritrovano nella foresta. Fatto sta che questa “cosa” non riesce a prendere i tre ragazzi, anche se il peggio – che pare passato – deve in realtà ancora arrivare.
Quello che sappiamo, dalle note stesse degli autori, è che i tre protagonisti non erano in effetti soli quella notte. In realtà per buona parte delle riprese i ragazzi vennero “tormentati” in vari modi dal resto della crew, in modo da ottenere una recitazione più spontanea e credibile. Ebbene, l’apparizione era costituita proprio da uno di costoro.
Un trucco semplice ma efficace, dagli effetti memorabili
A quanto ammettono gli autori, quando Heather grida “Che cazzo è quello?” si riferisce a una visione di tal Ricardo Moreno, l’art director, vestito in calzamaglia bianca, calze bianche e collant bianchi tirati sopra la testa, che compare correndo a fianco a loro. Uno dei tanti escamotage per impaurire e creare scene convincenti, con pochissimi mezzi e zero budget per effetti speciali.
Possiamo immaginarci che dopo aver realizzato la scena i tre protagonisti si saranno probabilmente riuniti con la crew e avranno riso dell’accaduto. E infatti raccontata così pare pure una cosa leggera, ma riguardate la scena e immaginate di trovarvi là, anche sapendo quello che succede. Sicuri che reagireste in modo diverso?