Horror: cos’è un film Slasher, e perché si chiama così?

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Quello dello slasher è uno dei sottogeneri più importanti e influenti dell’horror, e molti film che vi appartengono sono cult assoluti.

Slasher: l’horror che colpisce di taglio

Quando si parla di film horror, forse nessun sottogenere è più influente e memorabile del cosiddetto slasher movie: un tipo di film che prende il nome dal termine “slash”, che in inglese significa compiere una operazione di taglio o dare un colpo secco con uno strumento rigido o appuntito. Il killer antagonista generalmente usa infatti metodi di questo tipo per uccidere, anziché armi da fuoco o altro.

Slasher è un termine istintivamente familiare per chi conosce l’horror e si lega specialmente alla “golden age” degli anni ’70 e ’80 e alla nascita di alcuni tra i più duraturi franchise del genere e a figure come quelle di Jason Voorhees, Freddy Krueger, Michael Myers, Leatherface o Chucky.

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Le origini e le influenze

Il genere prende ispirazione da thriller psicologici della Hollywood classica ma anche dai lavori di Alfred Hitchcock (in particolare Psycho) e dai film horror italiani degli anni ’70. Si è espanso in altri campi come la fantascienza (Alien è un ottimo esempio) ma anche la commedia auto-parodistica, fino all’auto-analisi compulsiva nella saga di Scream.

Oggi da una parte si cerca di introdurre nuove figure slasher memorabili, come per esempio Art the Clown della saga di Terrifier, mentre dall’altra si esplorano nuove prospettive come film che seguono esclusivamente il punto di vista del killer o altri che chiamano in causa figure storicamente innocue e perciò tanto più traumatiche come Winnie the Pooh.

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I tratti distintivi del genere

Quali sono i tratti distintivi di uno slasher movie? Di solito l’antagonista è un serial killer che un tempo è stato umano ma in qualche modo ha acquisito poteri sovrannaturali, e che in occasione di un anniversario o una ricorrenza che richiamano un evento traumatico torna in vita o si ripresenta per far strage di vittime vendicando il proprio passato doloroso con la violenza inusitata.

Tipicamente il killer sorprende, insegue e uccide le sue vittime in spazi chiusi o limitati, aree senza via di fuga o luoghi isolati che trasformano il delitto in una continua caccia e fuga. Altro motivo ricorrente e celebre è quello della final girl, l’ultima a sopravvivere, di solito il personaggio più onesto e meno promiscuo o ipocrita nel gruppo di protagonisti, i quali sono quasi sempre giovani adulti.

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I significati nascosti e reconditi

Il senso dello slasher è quello di insinuare la paura che il killer “sia tra di noi”, che cioè persone qualunque possano rivelarsi spietati assassini e che qualunque luogo apparentemente sicuro possa dimostrarsi letale. Questo ha tutto a che fare con la ridefinizione dei valori nel cinema moderno, quando alle tradizionali figure orrifiche (Dracula, i lupi mannari, ecc.) se ne sostituiscono di nuove.

In questi film in genere è il killer stesso a restare memorabile e a ritornare di film in film (in modi anche assurdi), mentre i protagonisti e le vittime hanno spesso meno importanza e servono più da veicolo narrativo. Infatti i vari serial killer degli slasher sono diventati tutti icone e pur non parteggiando per loro il pubblico ne rimane regolarmente affascinato ancora oggi.

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