Il regista Peter Weir rivelò che Truman Show fu ispirato dalla intensa copertura mediatica della vita di Lady Diana
Cosa c’entra Truman Show, il famoso film di Peter Weir con Jim Carrey nel quale la vita di un uomo è seguita all’interno di un mondo chiuso – a sua insaputa – da chiunque in televisione come un grottesco reality, con la compianta Lady Diana? Tutto, a sentire il regista del film, che a quanto pare proprio alla scomparsa principessa si ispirò per realizzarlo.
La tragedia attorno a Diana, morta nel 1997 e per buona parte della sua vita circondata da una spasmodica attenzione mediatica, fu il motore che ispirò il regista nella condensazione all’interno del film di tutte le problematiche che riguardano l’ossessione per le celebrità e l’intenso scrutinio delle loro vite private.
A Weir interessava mostrare la complicità del pubblico nella condizione vissuta da Truman e nella continua invasione della sua privacy e della sua sicurezza. Paradossalmente il pubblico parteggia per lui anche se “i paparazzi lavorano per loro”, per gli spettatori, ossia le telecamere e i mezzi per ridurre la vita di quella persona a uno spettacolo sono a uso e consumo di chi guarda, sempre.
La vita di Diana è stata molto simile anche se certamente più libera, per quanto conclusasi in maniera tragica. Dopo la sua morte la principessa è rimasta una icona culturale e a quasi trent’anni dalla scomparsa viene ricordata con biopic e rappresentazioni che ancora ne esplorano la storia. Segno che Truman anticipava e inquadrava la nostra ossessione per i personaggi famosi più che alla perfezione.