Ghostbusters, film del 1984 diretto da Ivan Reitman, è considerato una delle più grandi commedie della storia del cinema. Un successo perdurato fino ai giorni nostri, con le recenti uscite dei due sequel Ghostbusters: Legacy e Ghostbusters: Minaccia Glaciale (qui la nostra recensione). Sicuramente non al livello del primo film, ma è emblematico come grandi film di 40 o 30 anni fa siano motore trainante per l’industria del cinema.
La sceneggiatura intelligente e spiritosa, i personaggi memorabili e le interpretazioni straordinarie, gli effetti speciali innovativi e il design creativo, insieme a una colonna sonora iconica, hanno creato un film che non solo ha divertito il pubblico, ma ha anche avuto un impatto culturale duraturo.
Scoprite con noi i motivi del successo di quel capolavoro che è, ancora oggi, Ghostbusters. Buona lettura!
Ghostbusters: trama
Peter Venkman (Bill Murray), Raymond “Ray” Stantz (Dan Aykroyd) ed Egon Spengler (Harold Ramis) sono un gruppo di parapsicologi, esperti di fenomeni paranormali, che per la prima volta si trovano faccia a faccia con un ectoplasma: il fantasma di una vecchia bibliotecaria. Raccolti dei campioni e entusiasti della scoperta, scoprono di essere stati sfrattati dall’Università dove lavorano come ricercatori.
Messi alle strette, inventano un business unico e innovativo: cacciatori di fantasmi a pagamento. Con sofisticati mezzi, inventati da Egon in persona, iniziano la loro nuova attività. La loro prima cliente sarà Dana Barrett (Sigourney Weaver), la quale afferma di assistere a strani fenomeni all’interno del suo appartamento. Successivamente gli affari e le chiamate iniziano ad aumentare, e i Ghostbusters divengono delle vere e proprie celebrità.
Quando tutto sembra andare e gonfie vele, però, avviene il disatro: i fantasmi, da loro catturati in precedenza, vengono liberati perché tolta la corrente al loro edificio; in più, un terribile dio sumero, chiamato Gozer, sta per risvegliarsi grazie proprio all’aiuto di Dana, posseduta da un mostro canino chiamato Zuul, il Guardia di Porta. L’unica speranza per New York e il resto del mondo sono loro, i Ghostbusters!
Ghostbusters: un cocktail di commedia e avventura
Uno degli elementi fondamentali che fanno di Ghostbusters un capolavoro è la sua sceneggiatura eccezionale. Scritta da Dan Aykroyd e Harold Ramis, la storia fonde abilmente commedia, avventura e elementi sovrannaturali. Aykroyd, noto per il suo interesse per il paranormale, ha portato una ricchezza di dettagli e una passione genuina al progetto, mentre Ramis ha contribuito a rendere il tutto accessibile e divertente.
La trama è avvincente e ben strutturata, con un ritmo che mantiene costantemente l’attenzione dello spettatore. Ghostbusters è il primo film a fondere degli elementi così diversi tra loro, sdoganando il canovaccio delle storie di fantasmi cupe e spaventose, in favore di una trama godibile e divertente, che rende “umane” anche le faccende dell’aldilà. Le battute dei protagonisti sono sempre calate nel contesto giusto, anche nei momenti di maggiore tensione, sposandosi perfettamente con lo scopo originario del film e senza mai sembrare stucchevoli o forzate.
Ghostbusters: personaggi iconici
Un altro aspetto che rende Ghostbusters un capolavoro sono i suoi personaggi iconici e le interpretazioni straordinarie degli attori. Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis e Ernie Hudson (che si aggiunge successivamente al gruppo) portano in vita i Ghostbusters con performance che bilanciano perfettamente il serio e l’assurdo. Bill Murray, in particolare, offre una performance indimenticabile come il sarcastico e affascinante Dr. Peter Venkman.
La sua abilità di improvvisazione aggiunge una dimensione extra di spontaneità e umorismo al film. Divenuto iconico grazie a questo personaggio, Murray non perderà occasione per non rivangare il suo glorioso passato ogni volta che potrà, riproponendo scene a batture iconiche di Ghostbusters ogni volta che gliene verrà concessa l’opportunità. Come, per esempio, nei film di Zombieland, dove parteciperà con un cameo.
Ernie Hudson, nel ruolo di Winston Zeddemore, rappresenta l’uomo comune che si unisce al team, fornendo una prospettiva terra-terra che bilancia le eccentricità degli altri personaggi. Sigourney Weaver e Rick Moranis, il maldestro e impacciato Louis Tully, un modesto perito fiscale, aggiungono ulteriori strati di commedia e dramma al mix. La bellezza di Ghostbusters sta nell’aver saputo mettere tutti i personaggi al posto giusto nel momento giusto. Non ci sono spazi vuoti da riempire con gag o scene d’azione, tutto scorre con una naturalezza e una continuità disarmante. Merito di questi attori, profondamente ispirati durante le riprese del film.
Ghostbusters: grande uso degli effetti speciali
Per un film comedy, Ghostbusters ha sorpreso molti con i suoi effetti speciali all’avanguardia. Per l’epoca, gli effetti visivi e pratici utilizzati per creare i fantasmi e le manifestazioni sovrannaturali erano rivoluzionari. La squadra di effetti speciali, guidata da Richard Edlund, ha creato immagini memorabili che ancora oggi vengono ricordate con affetto. Il design del temibile Slimer, del gigantesco Stay Puft Marshmallow Man e della minacciosa biblioteca fantasma sono solo alcuni esempi del talento creativo coinvolto nel film.
Aykroyd e Ramis avrebbero voluto che Slimer fosse un omaggio a John Belushi, scomparso due anni prima, ed è stato così che è stata scolpita la forma finale della creatura. Il pupazzo di Slimer a grandezza naturale fu interpretato dal membro della crew, indossando una tuta di gommapiuma rinforzata con dello spandex. Per la bibliotecaria Eleanor Twitty crearono un manichino azionato da decine di cavi che attraversavano il busto, trasformandola dalla sua forma umanoide a quella mostruosa.
Aykroyd incaricò un suo amico di disegnare l’Uomo della pubblicità dei Marshmallow, chiedendo una combinazione dell’Omino Michelin e del Doughboy, la mascotte della Pillsbury negli anni ’80, con un cappello da marinaio. Il pupazzo venne interpretato dall’attore e artista degli effetti speciali Bill Bryan, che creò la sua camminata ispirandosi a Godzilla.
Gli effetti speciali non sono solo impressionanti dal punto di vista tecnico, ma servono anche a sostenere la commedia e la narrazione. Le manifestazioni sovrannaturali sono spaventose quanto basta per dare un senso di pericolo reale, ma sono anche utilizzate per situazioni comiche che esaltano l’assurdità delle vicende. Questo equilibrio tra paura e risata è una delle chiavi del successo di Ghostbusters.
Ghostbusters: un fenomeno culturale
Ghostbusters non è solo un film di successo; è un fenomeno culturale. Al momento della sua uscita, ha incassato oltre 295 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando il film comico di maggior incasso dell’epoca. Questo successo commerciale è stato accompagnato da un impatto culturale di vasta portata. Il film ha generato una serie animata di successo, “The Real Ghostbusters“, che ha ulteriormente cementato la popolarità del franchise tra le generazioni più giovani. Il merchandising associato, dai giocattoli ai videogiochi, ha fatto di Ghostbusters un marchio globale.
L’influenza di Ghostbusters si estende anche oltre il mondo dell’intrattenimento. Il film è spesso citato in altri media e ha influenzato una vasta gamma di opere successive, sia nel genere della commedia che in quello dell’horror. La sua miscela unica di umorismo, avventura e sovrannaturale ha aperto la strada a una nuova ondata di sequel che cercano di replicare la sua formula vincente.
Ghostbusters: cast
Bill Murray: Peter Venkman Dan Aykroyd: Ray Stantz Harold Ramis: Egon Spengler Ernie Hudson: Winston Zeddemore Sigourney Weaver: Dana Barrett Rick Moranis: Louis Tully Annie Potts: Janine Melnitz William Atherton: Walter Peck Alice Drummond: bibliotecaria David Margulies: sindaco Lenny Slavitza Jovan: Gozer
Ghostbusters: trailer
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