Lo scorso anno una delle vicende mediatiche più seguite è stata quella che ha visto protagonisti Fedeze Luis Sal, fondatori del podcast Muschio Selvaggio. Dopo diversi mesi di controversie legali, è arrivata la parola fine. Il Tribunale di Milano ha infatti rigettato definitivamente il reclamo intentato dalla società di Fedez, Doom, nei confronti della società di Luis Sal, difesa dall’avvocato Ferrarini. I Giudici, applicando un provvedimento unico nel suo genere, in virtù della clausola statutaria detta della “roulette russa”, oggetto del contendere, hanno confermato che la società di Luis ha diritto a rilevare le quote della società di Fedez
Fallito dunque l’ultimo tentativo del rapper di riprendersi il podcast, dopo il precedente provvedimento di sequestro dello scorso febbraio che aveva disposto il congelamento delle quote di Doom e la nomina di un custode giudiziario. La madre di Fedez, la signora Tatiana, ha quindi rassegnato le proprie dimissioni da amministratrice della società “Muschio Selvaggio”, in favore di Zubaer Adbhuiya Hossain e Lussorio Piras, entrambi Amministratori Delegati dalla società Luisolve.
Poco dopo questa decisione del tribunale, Fedez ha rilasciato una dichiarazione per annunciare definitivamente il suo abbandono di Muschio Selvaggio.
Nelle scorse settimane, insieme a Mr. Marra, abbiamo deciso di rinunciare al biblico contenzioso riguardante Muschio Selvaggio– dice Fedez. Dopo mesi di lavoro in cui abbiamo portato il podcast a quello che secondo noi era un livello di contenuti che soddisfaceva le nostre ambizioni, ci siamo trovati a dover lasciare la conduzione del canale nelle mani di Luis Sal, la cui gestione ha prodotto dei contenuti totalmente distanti dalla nostra visione.
Per questo motivo, e altri, è con grande rammarico che vi annunciamo che lasceremo definitivamente Muschio Selvaggio. Ringraziamo tutta la community, collaboratori e ospiti che in questi mesi hanno contribuito a portare dei contenuti che ci hanno dato modo di continuare con entusiasmo nonostante un mare di difficoltà a cui abbiamo cercato di non dare peso fino all’ultimo. È stato un fantastico viaggio durato quattro anni, grazie di tutto