In a Violent Nature avrebbe potuto essere ancor peggio
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Il nuovo film slasher In a Violent Nature ha recentemente debuttato nei cinema americano e gli spettatori hanno potuto assistere ad alcune delle scene di uccisione più brutali viste in anni recenti. Tuttavia il film avrebbe potuto esser ancor più crudo se una scena di morte subacquea fosse stata mantenuta nel montaggio finale.
Il regista Chris Nash e il responsabile degli effetti speciali Steven Kostanski hanno fatto parlato con Variety di come i piani per la scena dell’uccisione che coinvolge Brodie di Lea Rose Sebastianis, un’amica di Aurora (Charlotte Creaghan), che viene trascianta in acqua e annegata, prevedeva ben peggiori sequenze rispetto a quelle poi arrivate nel taglio finale.
Nel film infatti, tutto ciò che si vede è il sangue rosso che sporca l’acqua dove si era immersa, lasciando per lo più la sua morte all’immaginazione dello spettatore. Il piano originale era invece di mostrare l’intera scena della morte sott’acqua, in una sequenza unica.
Sarebbe stata una ripresa inutilmente complessa, in cui seguivamo Johnny mentre nuota nel lago – ha spiegato il regista di In a Violent Nature. La telecamera avrebbe continuato a muoversi sulla superficie del lago e si sarebbe fermata proprio dietro le due ragazze che stavano parlando. Poi Brodie sarebbe stata tirata giù e le telecamere si sarebbero tuffate sott’acqua. Sarebbe stato tutto un ciak e avremmo filmato la sua morte completamente sott’acqua. Avevamo squadre di sub, bagnini, tutto. Ma in quel momento stavamo affrontando condizioni meteorologiche senza precedenti
Kostanski ha continuato spiegando i dettagli di cosa avrebbe comportato realizzare la scena. Avrebbe utilizzato delle protesi per mostrare il gancio di Johnny che le attraversava il piede della ragazza per aiutare l’assassino a trascinarla nell’acqua. Anche se il tempo durante le riprese ha impedito che la scena venisse girata, Kostanski ha anticipato che avrebbe sempre potuto essere incorporata in un potenziale film successivo.
[Nash] aveva tutto lo storyboard – ha osservato Kostanski. L’idea era che Johnny entrasse nell’acqua, si fermasse sul fondo del lago, c’è una ragazza che nuota sopra di lui e lui le aggancia il piede, la tira giù e la tiene lì finché non annega. Avevamo un piede finto attraverso il quale potevamo effettivamente far passare il gancio. C’era anche un mezzo gancio che avremmo attaccato all’attrice in modo da poter avere un vero piede da fare passare per una parte del gancio. Si è parlato di come assicurarsi di non pompare troppo sangue che avrbebe potuto oscurare l’inquadratura, ma il tempo ha portato alla fine a tagliare la scena e a trasformarlo in quello che è ora nel film. Quindi forse nel seguito
Che ne pensate? Curiosi di questo In a violent nature?