La criogenia è realtà in Europa: farsi ibernare costa 200mila euro

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Credits: Best Physics Tuition (tuitionphysics.com)
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Volete farvi ibernare e vedere il futuro? Ecco come fare. 400 persone sono già in lista

Sì, ora è possibile ibernare le persone e far sì che i loro corpi vengano conservati e scongelati in un imprecisato futuro. Un’altra visione di un avvenire iper-tecnologico che pare sempre più vicino, con le intelligenze artificiali, le realtà virtuali e gli impianti cibernetici che iniziano a prendere forma concreta ogni giorno che passa.

Questa pratica, esplorata nella fantascienza e nella fiction in diversi campi (per esempio all’inizio del videogioco Fallout 4 o nel primo episodio di Futurama) è in realtà sperimentata già da diversi anni a livello internazionale, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Al momento le persone sotto ibernazione in tutto il mondo sono 377, di cui 15 italiani.

La novità è che ora si potrà fare anche in Europa, grazie alla società Tomorrow Biostasis fondata nel 2019 dal medico tedesco Emil Kendziorra. L’idea nello specifico è quella di conservare i corpi di persone appena morte in celle piene di azoto liquido a -196 gradi centigradi, nella speranza che i medici del futuro sappiano riportarli in vita.

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Philip J. Fry si fa involontariamente ibernare nel primo episodio della serie Futurama, e si ritrova nell’anno 3000

Quattro corpi sono già stati congelati a Rafz, un centro in Svizzera; per gli altri bisogna iscriversi al programma di conservazione pagando 200mila euro per la conservazione dell’intero corpo e 60mila per conservare solo il cervello. Kendziorra spiega che il suo sogno è: “Costruire un mondo in cui le persone possano scegliere quanto tempo vivere, indipendentemente da dove si trovano, da chi sono e dalle loro risorse finanziarie”.

Ma come si fa a ibernare le persone di preciso? Prima di tutto i corpi devono essere deceduti ma non deve intervenire ancora la morte cellulare; ossia, come in Star Trek, non dev’essere passata più di un’ora. Per questo il corpo viene trasportato in un’ambulanza dove subisce delle compressioni toraciche e gli viene somministrato ossigeno tramite una maschera respiratoria.

Arrivato al centro, il sangue viene drenato e al suo posto viene inserita una miscela di antigelo e di sostanze chimiche per la conservazione degli organi, il processo noto come vetrificazione. A quel punto il corpo viene inserito nell’azoto liquido a -196 gradi nella cella di acciaio alta tre metri. E da lì… chissà se riaprirà mai gli occhi.

Che dite, voi vi fareste mai ibernare così? Fateci sapere la vostra su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp

Fonte: Corriere della Sera

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Le celle criostatiche del Vault 111 in Fallout 4