Christopher Nolan è da sempre una persona con idee molto precise e senza alcun problema nell’esporle, anche se possono suonare impopolari. E, anche stavolta, non si è smentito. In un estratto del libro di Tom Shone “The Nolan Variations”, parlando de Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno, il cineasta britannico ha ammesso la sua iniziale riluttanza a dirigere un terzo film di Batmanperché non credeva che ci fossero molti trequel fort con l’eccezione di Rocky III.
Non ci sono buoni trequel, forse Rocky III – si legge. Ma sono molto difficili. Quindi il mio istinto è stato quello di cambiare genere. La prima è una storia di origine. Il secondo è un film poliziesco molto simile a Heat, e il terzo dovevamo ingrandirlo ancora di più, perché non si può ridimensionare […] Abbiamo optato per l’epopea storica, il film catastrofico, L’Inferno che incontra il Dottor Zivago
Recentemente Christopher Nolan è stato ospite di un evento tenutosi al British Film Institute ( BFI ) di Londra, dove ha parlato del realismo della sua trilogia de Il Cavaliere Oscuro,, dicendo:
L’intento è sempre stato quello di essere onesti nel presentare le cose da cui eravamo colpiti, le cose di cui eravamo preoccupati. Sicuramente quando ripenso a Batman Begins, c’è una forte enfasi sul terrorismo, ovviamente, dopo l’11 settembre. Non era qualcosa che stavamo inserendo consapevolmente nel film. Certamente, il Joker de Il Cavaliere Oscuro parla di paura, anarchia e paura che le regole vengano infrante e cosa ciò farà alla società. Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno teme moltissimo il fascismo e la demagogia.