Enotria: The Last Song – luci e ombre del soulslike italiano

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La scorsa settimana è uscita la demo gratuita di Enotria: The Last Song, un titolo che stiamo tenendo d’occhio da molto tempo e che siamo curiosi di scoprire. Quando abbiamo appreso la notizia che Jyamma Games avrebbe reso disponibile una demo per preparare il terreno al lancio ufficiale in programma per il 19 settembre, ci siamo catapultati su Steam a scaricarla.

Dopo diverse ore immersi nel mondo progettato dallo studio di sviluppo italiano siamo pronti a discuterne con voi e a condividere le nostre impressioni.

Enotria: The Last Song si propone come un soulslike e adotta tutte le caratteristiche di gameplay che gli amanti del genere hanno imparato ad aspettarsi. Il giocatore infatti veste i panni del Maskless One, incaricato di liberare questa terra dalla maledizione del Canovaccio. Il mondo di gioco e i suoi abitanti sono infatti condannati a recitare il proprio ruolo in una costante esibizione e noi dovremo indagare queste terre maledette che rievocano i paesaggi dell’Italia meridionale per trovare risposte alle nostre domande.

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La scenografia delle prime ore di questo gioco è spettacolare ed è evidente come lo studio di sviluppo abbia studiato approfonditamente la cultura e le tradizioni italiane per trasporle fedelmente nel videogioco. Esplorando queste terre coloratissime e illuminate dal pigro sole del tramonto sentiamo il calore inconfondibile di quella che per noi è la nostra terra.

Anche i costumi sono liberamente tratti dalla tradizione italiana e questi inoltre svolgono un primo piano nel gamplay di Enotria. Il titolo si cala perfettamente nel genere soulslike e adotta numerose meccaniche che ormai sono diventati elementi imprescindibili di questo tipo di gioco.

Sconfiggere i nemici ci premierà con la Memoria che può essere utilizzata per aumentare le nostre skills o come moneta di scambio. Raggiunto un punto di salvataggio, sullo schermo campeggierà la scritta “Corda Sonante” e verremo accolti da un menù che ci permetterà, come di consueto, di spendere Memoria per aumentare le varie skill o di cambiare il nostro loadout. È qui che Enotria introduce le maggiori novità in termini di gameplay.

Enotria: The Last Song garantisce al giocatore un livello di libertà nella costruzione della propria build veramente unico. Durante la demo incappiamo in diverse maschere che possiamo raccogliere ed equipaggiare, cambiando radicalmente l’inclinazione del nostro modo di giocare. Questo sistema modulare da ampie opportunità di personalizzazione, garantendoci la possibilità di cucire un personaggio a misura del nostro stile di gioco.

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La direzione artistica è forse l’elemento più notevole di tutta la demo perchè ci fa toccare con mano come un mondo di gioco molto più colorato e variopinto rispetto al solito soulslike sia in grado di influenzare l’intera esperienza.

Questo primo assaggio di Enotria: The Last Song ha però anche evidenziato diverse note dolenti, una su tutte la debolezza del comparto tecnico. Senza perderci in giri di parole possiamo affermare che Jyamma Games ha ancora diversi aspetti da ripulire a angoli da smussare per quanto riguarda la performance di questo titolo.

Mentre testavamo la demo infatti ci è capitato spesso di notare alcuni difetti che vanno da trascurabili drop nel framerate a ben più gravi imprecisioni nella definizione delle hitbox. I momenti di fluidità vengono troppo spesso interrotti da animazioni talvolta balbettanti che ci impediscono di goderci appieno ciò che il gioco ha da offrire.

Non facciamo assolutamente parte della corrente che sostiene che un’ottima grafica equivalga ad un ottimo videogioco, tuttavia ci sembra giusto sottolineare che anche il più originale e creativo dei progetti possa essere destabilizzato da gravi mancanze tecniche.

In vista del lancio previsto per il 19 settembre prossimo ci auguriamo che i ragazzi di Jyamma Games riescano a limare questi difetti che impediscono alla loro visione di sbocciare come dovrebbe.

Vi consigliamo comunque di scaricare la demo disponibile su Steam e su PlayStation 5 per farvi una vostra idea.

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