Jurassic World – Teoria del Caos è una serie, prodotta da Netflix in collaborazione con DreamWorks e Amblin, che segue le pericolose avventure di un gruppo di sei amici, chiamati i “Sei di Nublar“, in un mondo dove uomini e dinosauri tentano di vivere pacificamente, non senza difficoltà. La serie fa parte del franchise di Jurassic Park (qui vi abbiamo raccontato le differenze tra film e romanzo) e si colloca, temporalmente, tra Il Regno Distrutto e IlDominio, due capitoli non proprio fortunati della saga (ne avevamo parlato qui).
Fa parte, inoltre, della raccolta di avventure denominata Campo Cretaceo, fungendo sia come un sequel ma anche un prequel, in base a da quale parte voglia essere vista. Jurassic World – Teoria del Caos si presenta come una serie per bambini, ma nel corso della sua evoluzione è evidente come il suo obiettivo sia quello di abbracciare anche un pubblico più vasto, pescando tra i fan di qualsiasi età dell’intero franchise.
Se le prime stagioni potevano sembrare infantili e troppo fantasiose per un pubblico adulto, Teoria del Caos prende una netta direzione verso una storia più matura e accattivante, di pari passo all’età dei protagonisti, non più bambini intrappolati su un isola, ma giovani adulti con valori e responsabilità da portare avanti, tra un pericolo e l’altro. Qui la nostra recensione, buona lettura!
Jurassic World – Teoria del Caos: trama
I “Sei di Nublar” sono cresciuti, hanno le loro vite e si sono messi alla spalle i pericoli vissuti sull’isola, dopo la distruzione di Jurassic World. I dinosauri, ora, circolano liberamente in tutti i continenti e sono una specie protetta. Il delicato equilibrio tra le specie sfocia, qualche volta, in tragedia. Brooklynn, una dei membri del gruppo di amici, è stata vittima dell’attacco di una Allosauro, lasciando un vuoto incolmabile tra il resto dei suoi amici.
Darius, il grande esperto di dinosauri, è deciso a fare luce sulla sua morte, coinvolgendo gli altri della banda. Ma qualcuno sembra cospirare alle loro spalle, cercando di eliminarli. Una notte, Darius e Ben, un altro dei sei, vengono attaccati e inseguiti da un branco di terribili Atrociraptor, carnivori simili ai più famosi Velociraptor. Salvi per miracolo, si metteranno alla ricerca del resto del gruppo per avvertirli del pericolo, scoprendo indizi sconvolgenti e verità oscure.
Tra inseguimenti mozzafiato, nuovi dinosauri da scoprire e colpi di scena, i sei vivranno avventure che metteranno a dura prova la loro tenuta fisica e mentale. Bentornati a Jurassic World!
Jurassic World – Teoria del Caos: c’è ancora speranza
Partendo dal presupposto che stiamo parlando di una serie ideata per un pubblico molto giovane, non ci vergogniamo nel dire che Jurassic World – Teoria del Caos può essere tranquillamente vista e apprezzata da tutti i fan della saga. Affermiamo questo in virtù del fatto che molti sono rimasti comprensibilmente delusi dai precedenti capitoli cinematografici, poco originali e ben lontani dallo spirito e dal clima nati dalla penna di Michael Crichton, prima, e dalla regia di Spielberg, poi.
Jurassic World – Teoria del Caos sana, in parte, questo strappo creatosi in una buona parte dei fan del franchise. È uno dei migliori prodotti relativi a questo universo, costruito come una spy story contornata da momenti di azione ben coordinati, con qualche sbranamento (non visibile ovviamente) che in questo contesto non guasta mai. Insomma fresca, piacevole e, soprattutto, coerente con quanto ci sia possa aspettare da una serie sui dinosauri.
Gli animali sono realizzati in maniera impeccabile, con nuovi dinosauri fedelmente riprodotti in base alle nuove scoperte su queste magnifiche creature. I dialoghi e le sfumature emotive e caratteriali dei personaggi non sono caricaturali ma naturali e ben definite. I protagonisti sono cresciuti; non più bambini, ma uomini e donne che cercano il loro ruolo nel mondo, con le loro sicurezze e paure. Bravi gli sceneggiatori ad adattare e far crescere la trama in base alle esigenze dettate da questo cambiamento.
Il gruppo di amici di Jurassic World – Teoria del Caos è mosso da sentimenti puri di amicizia e voglia di giustizia. In un mondo dominato da creature tornate in vita dopo l’estinzione, viene messo in luce come questi animali agiscano per istinto e non per furia omicida (in determinati casi), dotandoli di un’intelligenza che rende giustizia alle teorie secondo le quali fossero tutt’altro che giganti dal cervello minuscolo, ma esseri altamente evoluti.
Tutto ciò strizzando l’occhio, comunque, ad elementi ricorrenti alla fantascienza e, in generale, all’improbabilità. Come gli Atrociraptor che vengono addestrati da una misteriosa donna e obbediscono a tutti i suoi ordini. Gli stessi che, comunque, abbiamo visto nel capitolo di Il Dominio. Ma questo non fa che essere un punto a favore di Jurassic World – Teoria del Caos, proprio grazie alla presenza di questo nuovo, oscuro, villain. Una antagonista inquietante e quasi spettrale, che non proferisce parola ma agisce per motivazioni ancora sconosciute. Qualcosa che mancava in questo contesto relativo al Jurassic Verse, che dona un’aura ancora più misteriosa e intrigante.
Il lato negativo dell’animo umano viene messo in evidenza con la sete di profitto legata al commercio illegale di questa specie animale, un argomento attuale che si sposa con la contemporaneità e la sensibilizzazione in merito allo sfruttamento delle risorse del pianeta e le creature che lo abitano. Una visione in chiave ecologista e animalista che guarda alle nuove generazioni e, volendo, ai loro genitori. Il tutto senza sembrare mai obsoleto o gettato lì perché “utile” alla causa.
Le scene di violenza sono ben celate, compresi i discorsi relativi alla morte e alla perdita di persone care. Argomenti che, spesso, si preferisce non palesare di fronte ai bambini, in seguito a teorie pedagogiche nuove e contrarie alla fruizione di determinate tematiche e riflessioni. In Jurassic World – Teoria del Caos vengono affrontate con il giusto tatto, mettendo i giovani spettatori di fronte a eventi che, purtroppo, fanno parte della vita, tarandoli nella giusta maniera verso un pubblico facilmente impressionabile.
Jurassic World – Teoria del Caos si conclude con una puntata finale epica e celebrativa nei confronti dei migliori film del franchise, Jurassic Park e Jurassic World, grazie a scene che ricalcano le migliori delle due pellicole e offrono il giusto spazio alla vera rockstar del Jurassic Verse e unico denominatore comune di questo nuovo universo: il Tirannosauro. Non quello di Nublar, come ci viene detto dallo stesso Darius, ma probabilmente quello de Il Mondo Perduto, secondo capitolo della saga diretta da Spielberg. Una vera esplosione di epicità e nostalgia, concluso da un finale che lascia ben sperare per la stagione successiva, con data ancora da definire.
Jurassic World – Teoria del Caos: voci originali e doppiatori italiani
Darius Bowman: Paul-Mikél Williams – Vittorio Thermes Yasmina “Yaz” Fadoula: Kausar Mohammed – Giulia Franceschetti Kenji Kon: Darren Barnet – Federico Campaiola Ben Fitzgerald Pincus: Sean Giambrone – Tito Marteddu Sammy Gutierrez: Raini Rodriguez – Eva Padoan Brooklynn: Kiersten Kelly – Chiara Fabiano
Jurassic World – Teoria del Caos: trailer
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