Sono passati oramai 8 anni da quando, nel 2016, Mia Khalifa decise di lasciare il mondo del porno. Sebbene abbia trascorso solo pochi mesi nell’industria per adulti, l’attrice è diventata rapidamente una delle più grandi interpreti in circolazione. Tuttavia non è assolutamente felice di quel periodo trascorso nel mondo a luci rosse. Su Instagram qualche tempo fa, Mia Khalifa ha infatti ondiviso un video in cui appare abbattuta scrivendo nella didascalia:
Quell’attacco dissociativo ogni ora derivante dal ricordare l’unica impressione che centinaia di milioni di persone hanno di me si basa esclusivamente sui tre mesi più bassi, più tossici e più insoliti della mia vita di quando avevo 21 anni.
L’ex pornoattrice ha spiegato ulteriormente la didascalia, rammaricandosi di quanto fatto e mettendoo in guardia le altre donne che entrano nell’industria del porno.
E se consumi porno, assicurati che sia etico e non proveniente da gigantesche multinazionali che traggono profitto dallo sfruttamento delle donne. Come la spesa, fai acquisti locali e direttamente dai creatori.
Più recentemente Mia Khalifa ha fatto molto scalpore dopo aver rivelato di essere stata licenziata a causa di un post col quale ha espresso il suo sostegno alla Palestina nel conflitto con Israele.
In un altro post Mia Khalifa aveva scritto Non posso credere che il regime di apartheid sionista venga abbattuto da guerriglieri con finte magliette Gucci – i film biografici di questi momenti lo riflettono meglio
Ebbene queste parole sono costate care all’ex attrice a luci rosse. Todd Shapiro, CEO di Red Light Holland, azienda per cui lavorava, è rimasto inorridito dai suoi post su Israele contro Hamas ed ha deciso di licenziarla (qui tutti i dettagli).