Cos’è “Mano” della Famiglia Addams, e come fa ad essere viva?

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La conosciamo tutti semplicemente come “Mano”, ma vi siete mai chiesti di preciso di che creatura si tratta? Ecco le risposte che abbiamo

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Per tutti è nota come “Mano”, perché è letteralmente quello che è o perlomeno quello che sembra: una mano umana, con cinque dita che sfrutta come “piedi”, muovendosi come un ragno. Il suo corpo termina all’altezza del polso e non si sa se in origine era parte di una creatura più grande, o di una persona, o se sia “nata” così.

Mano ha di solito un ruolo secondario nelle avventure della Famiglia Addams, fungendo più da motivo “macabro” ricorrente che da personaggio, e dimostrandosi però una creatura dall’animo gentile e volenteroso. In genere aiuta, soccorre, partecipa e comunica con la famiglia a gesti, per esempio con un pollice in alto o facendo la “o” di ok con le dita.

La curiosità è legittima: di che essere si tratta, di preciso? Per rispondere dobbiamo tornare a quando gli Addams erano ancora solo una serie a fumetti sul prestigioso magazine The New Yorker, negli anni ’30, quasi cento anni fa. Charles Addams ebbe l’idea di questa famiglia gotica stereotipica e lugubre, che ebbe presto successo.

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Mano (sulla spalla di Gomez) con la versione della famiglia negli anni ’90

Ebbene, in quella prima versione “Mano” non esisteva, ma c’era “The Thing”, letteralmente la “cosa”: un mostro, o un essere strano, tanto spaventoso da non poter essere visto, che nelle strisce a fumetti spiava la famiglia da pertugi o porte semi-aperte. Il personaggio è scomparso con l’avvento della serie tv negli anni ’60, ma il nome in inglese è rimasto The Thing.

Ecco quindi “Mano”, che nella serie veniva “interpretata” da Ted Cassidy, lo stesso interprete del maggiordomo Lurch. Non vengono fornite spiegazioni sulla sua origine, ma nella serie compaiono altre due “mani” della stessa “specie”, anch’esse nel ruolo di pseudo-aiutanti ma femminili. In un episodio, inoltre, compare un ritratto dei “genitori” di Mano: due mani, un maschio e una femmina.

Insomma, sembra che la creatura non sia parte di qualcosa, o un arto reciso che prende vita, ma che appartenga ad una specie propria della quale esistono diversi esemplari e che possono… procreare (meglio non domandarsi come). Chissà se la serie su Mercoledì con Jenna Ortega approfondirà mai l’argomento!

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